LA CULTURA DELLA POLITICA ITALIANA: DELIRIO DI ONNIPOTENZA DEI SOLDI E L'OPPOSTO INCOMPETENZA TECNICA ED ECONOMICA = 0
Bo. 6-8-2023
LA CULTURA DELLA POLITICA ITALIANA: DELIRIO DI ONNIPOTENZA DEI SOLDI E L'OPPOSTO INCOMPETENZA TECNICA ED ECONOMICA = 0.
Non vi è alcun dubbio che i filosofi, sociologhi, pseudo scienziati della comunicazione e/o manipolazione dei fatti, ed altre finte professionalità, non classiche fanno della cultura italiana attuale un caos informativo, opposto alla razionalità informatica necessaria.
La cultura media dei politici di governo di oggi, in particolare, e precedenti governi, ma direi quasi tutti i parlamentari è senza dubbio di tipo umanistico se non scarsa; ma soprattutto ciò che manca è la capacità di fare i conti sia amministrativamente che realmente della natura e della società.
Oggi assistiamo, da entrambe le parti a scontri che hanno un carattere demagogico, come il problema dei migranti che arrivano in numero triplicato, che ovviamente dipende anche dalla domanda interna dell'Italia da parte di qualcuno che pensa siano necessari.
Dal 2000 circa ad oggi sono registrati come regolari più o meno 2,5 milioni di emigranti, quando sul territorio italiano ne contano circa 5 milioni, che dire della politica di Salvini di tre anni or sono di respingimento.
Come si suol dire la tecnica non è acqua, ma la filosofia son solo chiacchere e chi non sa fare i conti con la realtà produce danni, come lasciare allo sbando l'agricoltura della Romagna per privilegiare il progetto del ponte sullo stretto destinato a crollare come il Ponte Morandi, eppure imperterriti ed indomiti nel loro perseguono l'illusione, come Salvini e Tajani in particolare......
Non vi sono dubbi che gli escamotage della Meloni rivelano loto più della sua cultura ristretta, che non è solo conoscenza delle lingue, ma della realtà amministrativa e scientifica.
Ma la scienza è imbelle non svolge il suo ruolo di verità vera, quasi sacra perchè da essa dipende la vita sul Pianeta, la scienza è omologata alla cultura monolitica, unica ed assoluta, che non dà risposte alla crisi, rimane vaga e confusa....
La demagogia dei progetti trapela dalle parole vaghe, generiche e perchè affronta un solo argomento alla volta senza rivelare i costi, così come nel silenzio si inseriscono decretini di aumento dei costi della politica a fondo perduto, come i vitalizi.
Mi pare che vi sia come nei 5Stelle una rincorsa ai soldi da parte dei nuovi entrati al governo che non accenna a fermarsi, ma elargisce soldi per aumentare la sua sfera di influenza.
L'Italia rischia così i soldi del PNRR, ma forse per la Meloni non è ancora chiaro, e quando si rende conto di ciò forse è troppo tardi, ed allora andremo in una crisi sempre più grande.
L'opposizione frontale del PD sembra fare il gioco del governo, illudendo i lavoratori di un salario minimo uguale per tutti, come dire siete tutti eguali, ma di fronte a chi e cosa, questa è demagogia che nel 68 aleggiava come illusione, maciò significa che anche il PD non è quello che vuole sembrare, perchè della democrazia come Leggi eguali per tutti, sia amministrative che di Legge non pare essere interessata....
Non pare possibile che in Italia la cultura politica ed economica sia a tal punto autodistruttiva da pretendere solo dall'Europa, governata meglio dell'Italia, e quando si tratta di adeguarsi a standard Europei si inventano palesi scuse o pretesti, per non dire he si inventano nuovi metodi per evadere le responsabilità.
Situazione difficile vedremo in autunno se i nodi vengono al pettine nonostante le confusioni create dalle informazioni RAi e private, nelle quali manca la libertà di parola, perchè chi oltrepassa il confine viene in qualche modo ostacolato.
Si vedrà in autunno...se non arriva prima l'inverno.
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