IL PARADIGMA DELLE DISTANZE DELL'UNIVERSO = LA CULTURA SCIENTIFICA ASTRONOMICA INCOMPLETA.

 BO. 14-08-2023

          QUESTO OGGETTO DETTO "QUASAR" E' UNAFACCIA DEL MONOPOLO MAGN..
                        LA DISTANZA DELLE STELLE E' PER ORA APPROSSIMATA.



IL PARADIGMA DELLE DISTANZE DELL'UNIVERSO = LA CULTURA SCIENTIFICA ASTRONOMICA INCOMPLETA.

Come sappiamo dalla costruzione dei telescopi, riflettore e rifrattore di Galilei le distanze si sono avvicinate con visuali sempre più profonde nel cielo notturno, fino alla costruzione dei nuovi strumenti di ricerca nello spazio profondo, oltre il telescopio spaziale in orbita, abbiamo la spettrometria, sia a infrarossi e i radiotelescopi.
Di fatto nelle descrizioni del cielo notturno si inizia dal dualismo dello Spazio di Democrito composto di atomi assoluti indivisibili e luminosi  con il vuoto assoluto.
Il telescopio di Galilei ci ha permesso di allungare la nostra visuale e vedere migliaia di stelle e galassie oltre l'immaginazione.
Ciò non toglie che nessuno ha ancora spiegato perchè il cielo non sia illuminato a giorno, come pensava possibile Mach famoso fisico dell'800.
Risulta oltremodo inconfutabile che la luce è composta solo di onde che viaggiano alla massima velocità nello spazio vuoto.
Oltre ogni ragionevole dubbio, anche se Einstein introduce il concetto ambiguo e deviante di pacchetto d'onde come tipo di particella, cosa incongruente cone le misure delle onde elettriche e magnetiche che compongono la luce.
Siccome è chiaro a tutti i classici scienziati che esiste una definizione e misure inequivocabili della luce astronomica possiamo passare alla dinamiche che introduce l'uso di strumenti di osservazione come i telescopi.
Con i telescopi io vedo oltre le mie possibilità limitate, ma questo cosa significa se invece di vedere 5600 stelle ne vedo 56000.
La cosa non è chiara fino ad ora, la domanda non ha risposta nella scienza, se non che la tecnica o tecnologia me lo permette, banalmente.
Di fatto una stella emette onde luminose, ma io non le vedo oltre la capacità visiva, come accade per la mia capacità uditiva.
La mia capacità uditiva è illustrata bene dall'effetto Doppler, quando una locomotiva si avvicina fischiando il suo arrivo il suono che si avvicina ha maggiore forza e anche frequenza e lunghezza d'onda, quando si allontana perde di forza e di frequenza e di lunghezza d'onda.
Nel mezzo dell'aria.
Ora posso dire che il fatto che non arrivino tutte le onde luminose delle 56000 Stelle che vedo con il telescopio mi permette di pensare che esse diminuiscono di frequenza e aumentando la lunghezza d'onda io non pe percepisco più con la vista.
Dunque la logica sarebbe inoppugnabile se, e solo se, il vuoto assoluto costituisse o facesse una azione di contenimento della radiazione luminosa.
Se così fosse superato il problema dell'etere luminifero dell'800, si tratta ora di stabilire. anche nell'aria se la luce incontra un contrasto che sia l'atmosfera o il vuoto assoluto, si ottiene che l'azione si disperda nel vuoto raggiungendo una lunghezza d'onda massima possibile, che corrisponde ad una frequenza minima.
Ciò corrisponde in via ipotetica alla radiazione cosmica di fondo che ha come costante un'onda di lunghezza 1,8 mm circa.
Esistono possibili esperimenti con minuscole lampadine per determinare la distanza alla quale due luci possono entrare in interazione permettendo di vedere oltre i  nostri limiti visivi, ma solo perchè la nostra Stella Sole interagisce con altre Stelle che hanno come azione esterna, la luce, una distanza visibile limitata.
Ciò significa che se la Stella distante ha una maggiore potenza emissiva le prime radiazioni emesse sono superiori alla vista come raggi X o Gamma, quindi sia all'inizio che verso la fine le radiazioni visibili sono solo quelle della luce con strumenti come i telescopi.
Con ciò posso proporre all'attenzione di certi scienziati la logica congruente delle mie osservazioni pertinenti con le tecniche di osservazione dei telescopi al fine di sviluppare una scienza scevra da esaltazioni tecnologiche che generano false enfasi ed illusioni solo per il fatto di avere qualche tecnologia in più, ma senza logiche scientifiche.
L'esperimento è composto di due luci minime a distanza che varia alla vista diretta per stabilire quando una scompare e  compare in relazione all'avvicinarsi dell'altra fonte di luce, tecnicamente costa  poco....ma fa bene alla salute mentale e logica della scienza, ovvero il principio della scienza stessa, per chi lo avesse dimenticato tra le tecnologie.
Distinti saluti


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