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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Gli Art. 29- 30 - 31 della Costituzione.

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Bo. 31.8.14 Gli Art. 29 - 30 - 31 della Costituzione. Riguardano la Famiglia, formulati in modo dogmatico, ecco come: Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare. Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della pa

GliArt. 26- 27- 28 della Costituzione.

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Bo.  30.8.14 Gli Art. 26- 27 - 28 della Costituzione. Essi riguardano il rapporto tra Cittadini e lo Stato, per il cui rapporto deve essere chiaramente definita una regola generale: le regole sono 3, la prima riguarda l'estradizione dei cittadini esterni, la seconda la certezza della pena per proprie responsabilità e la terza la responsabilità dei pubblici dipendenti di cui deve rispondere lo Stato. Riporto gli articoli: Art. 26. L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici. [ 4 ] Art. 27. La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla

Gli Art. dal 21 al 25, la contraddizione esplicita dei principi della Costituzione.

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Bo. 29.8.14 Gli Art. dal 21 al 25, la contraddizione esplicita, dei e nei principi, della Costituzione. Se osservate questi Articoli costituzionali, potete vedere come alle affermazioni di Principio sulla libertà di espressione, in modo ambiguo si afferma che l'Autorità preposta si riserva il giudizio finale. Così come appare chiaro che il testo diventa contraddittorio. Potete vedere come con una comparazione formale con la Costituzione degli USA, nel I° Emendamento,ma anche nel 2° e 3°. Posso riportare gli Articoli descritti così da mostrare come il gruppo o insieme di Principi e regole sia affermato e negato simultaneamente, vanificando il principio stesso. Gli Articoli sono: Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procede

L'Art. 19 e 20 della Costituzione.

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Bo. 28.8.14 L'Art. 19 e 20 della Costituzione. Le questioni di Principio sulla Libertà di culto religioso sono imprescindibili dal contesto storico nel quale si collocano, e , l'Italia, dopo il fallimento della monarchia e nobiltà, arretrate fini all'inverosimile, sono state sostituite dalla funzione religiosa temporale, che in Italia dura da oltre 1000 anni, alla ricerca di quel potere che non ha mai avuto, il controllo dell'Italia. Il controllo dell'Italia sopratutto contro l'ideologia comunista assurda, ha fatto vincere il clericalismo, a testimonianza del fatto che manipolazioni ideologiche del 900 sono state forti sulle menti delle persone, che finivano per pensare e vedere pregiudizialmente. Anche se gli alleati hanno imposto criteri minimi di Democrazia nel governo del paese, la realtà della gestione politico amministrativa è diventata statalista, con poteri assoluti concentrati in mano a poche persone. I Rapporti tra lo Stato Italiano e lo Stato

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.

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bo. 27.8.14 Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione. Essi riguardano le Libertà,  del domicilio inviolabile, della corrispondenza inviolabile, libertà di circolazione sul territorio, libertà di riunione pacifica, libertà di associazione pacifica e libertà di religione. Tutti questi Art. hanno un limite comune, il rispetto delle Leggi eguali per tutti, il non perseguire obiettivi antidemocratici contro la Repubblica, pubblicamente e segretamente, con mezzi, ideologie ed idealismi antidemocratici ritenuti senza fondamento materiale , superiori alla stessa Democrazia. Tutti i sistemi filosofici e religiosi, ideologici ed idealisti, in quanto idee astratte monolitiche, sono da confinarsi nei limiti esterni alla vita politica della società, alle quali non viene riconosciuto il diritto di presentarsi come formazioni politiche , superiori alla Democrazia stessa per mezzo del parlamento eletto direttamente per libera scelta non ideologiche o idealista, ma sulla base del meto

L'Art. 13 della Costituzione.

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B. 26.8.14 L'Art. 13 della Costituzione. Con questo articolo ha inizio la definizione  dei Doveri-Diritti degli abitanti dell'Italia verso lo Stato della Repubblica ,non definita esplicitamente "Democratica", ma menzionata in modo quasi dogmatico nella forma linguistica. Il capitolo dei Doveri - Diritti riguarda 15 articoli. Posso esaminare l'Art. 13 , così definito: La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti

L'Art. 11 della Costituzione.

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Bo. 25.8.14 L'Art. 11 della Costituzione. L'Articolo riguarda la posizione dell'Italia nel rapporto con gli altri Stati Mondiali, in un contesto, quello dell'immediato dopoguerra, nel quale la massima aspirazione di tutti è quella della pace come valore assoluto, al di sopra di ogni altra cosa. In modo ambiguo rispetto al sistema sociale Democratico, che neppure viene menzionato, come sistema sociale di riferimento e caposaldo dello sviluppo equilibrato. Possiamo vedere la genericità  e l'ambiguità dell'Art . 11 che cito : L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. La cosa per nulla chiarita è il riferimento

L'Art. 10 della Costituzione. 5°.

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Bo. 24.8.14 L'Art. 10 della Costituzione. 5°. I cambiamenti avvenuti nell'Italia degli ultimi 20 anni sono considerevoli e forti, da un lato abbiamo assistito alla perdita della identità Istituzionale, come Repubblica fondata sulle ideologie, con una democrazia minima. con l'estensione del numero e dei privilegi dei politici e della politica, abbiamo assistito all'affermarsi della privatizzazione della politica, uno o due persone possono creare una formazione politica per fini di lucro personale, ideologia del liberismo monopolistico. In secondo luogo l'emigrazione arrivata in numero esorbitante pari circa al 10 % della popolazione italiana, tra regolare e clandestini o irregolari. La nostra Costituzione non ha il pregio di essere dialettica e poliedrica; di cui il primo articolo è dogmatico ed ideologico. Le recenti culture diverse richiedono una attenzione di dovere allo sviluppo della nostra società culturale multietnica, che in una società democratica pu

L'Art.10 della Costituzione. 4°.

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Bo. 23.8.14 L'Art. 10 della Costituzione.4°. Per quanto possa sembrare inaccettabile diventa impossibile dire si a tutti i profughi ed emigranti, ad un paese piccolo come l'Italia, quando l'emigrazione riguarda circa 3 miliardi di persone, essendo i loro paesi privi di qualsiasi forma di Democrazia. Questo vale anche per l'Europa, la crescita infinita della popolazione è impossibile sul pianeta, dato che sono necessarie le condizioni e le quantità produttive sufficienti, quindi l'ONU deve sancire in modo esplicito l'impossibilità di una crescita infinita della popolazione, come la loro migrazione a fronte di difficoltà notevoli, proprio da quei paesi con governi religiosi integralisti o meno o di tipo totalitario, come la Cina e la Corea del Nord e di alcuni paesi Arabi e dell'Africa. La risoluzione non è il trasferimento di masse delle popolazioni, ciò è impossibile. Lo Stato democratico non è tenuto per principio all'obbligo di accoglienza a tu

L'Art. 10 della Costituzione. 3°.

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Bo. 22.8.14 L'Art. 10 della Costituzione. 3°. Diventa indispensabile avere un sistema di confronto ed è è certamente la carta dei Diritti della" Persone" , in senso attuale, donna ed uomo, scritta durante la Rivoluzione Francese. Questo sistema di idee coerenti costituisce le fondamenta, in parte, della Democrazia, o Repubblica Democratica alla quale devono essere aggiunti e definiti i Doveri democratici della società. Principio di uguaglianza: Innanzitutto viene dichiarato solennemente il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani (art. 1); segue l'elencazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo cui deve essere improntata l'azione delle associazioni politiche (art. 2), che vengono individuati in: libertà della persona, proprietà (diritto "inviolabile e sacro" secondo l'art. 17), sicurezza, resistenza all'oppressione. Gli uomini nascono e vivono liberi ed uguali nei diritti.Le distinzioni sociali non

L'Art. 10 della Costituzione. 2°.

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Bo. 21.8.14 L'Art. 10 della Costituzione. 2°.ƒƒ  Il Principio internazionale viene formulato cosi: Il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona, di essere liberi da arresti o detenzioni arbitrarie, e il diritto di cercare e godere asilo dalle persecuzioni. Per quanto possa essere legittimo dal punto di vista della singola persona, si considera come presupposto che in qualsiasi paese si voglia andare , tale regola sia Legge.. Il fatto che tale regola  o Legge internazionale deve essere applicata a moltitudini di persone che si trasferiscono simultaneamente, come se una piccola città si trasferisse  totalmente all'improvviso in un altro paese. Questa è la condizione sociale attuale, che necessita una regolamentazione, per i paesi in transito e per i Paesi di destinazione. Questi sono i Diritti principali: ƒƒ Il diritto di essere liberi da discriminazioni basate sulla razza, sesso, lingua, religione, l’origine sociale o nazionale, o altra cond

L'Art. 10 della Costituzione. 1° cap.

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Bo.20.8.14 L'Art. 10 della Costituzione. 1° cap. L'Art. 10 riguarda lo Stato Italiano egli stranieri in Italia. Oggi i problemi sono molteplici, vista la pacifica e misera invasione, sistematica e costante, degli arrivi illegali e non, di stranieri provenienti da aree geografiche più povere. La definizione dell'Art 10 è formulata sempre in termini obsoleti o inadatti a definire i rapporti attuali radicalmente diversi da quelli di 70 anni or sono. Riporto il testo: L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d

L'Art. 9 della Costituzione.

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Bo.18.8.14 L'Art. 9 della Costituzione. Dichiara con poche parole:  La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Non una parola riservata alla ricchezza storica lasciata da Re e Regine di altri paesi Europei nel corso dei secoli, che fanno del nostro paese, quello più ricco di patrimoni architettonici di Reggie, da quella Normanna, alla Spagnola, a quella Austriaca, tutto viene lasciato nell'oblio senza memoria, solo le abbazie e monasteri, come le chiese vengono rinnovate, in funzione della santificazione di qualcuno. Il patrimonio così variegato, come anche quello della Roma democratica e quella imperiale, viene cancellata nel silenzio. Nessun Principio di Cultura viene enunciato, la società come prodotto dell'esperienza pluralista ed eterogenea, di classi sociali differenti e costumi e tradizioni europee

L'Art. 8 della Costituzione.

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Bo 17.8.14 L'Art. 8 della Costituzione. Le attuali condizioni sociali e culturali dell'Italia sono cambiate così radicalmente in circa 15 anni che è corretto rivedere questo articolo, dal punto di vista laico, sociale e Democratico, per il fatto che circa 6 - 7 milioni di immigrati sono presenti stabilmente nel Paese. L'Art. 8 sancisce il primato della Chiesa Cattolica Cristiana nella società Italiana in modo generico ed ambiguo, quasi assegnandole un primato morale che non le spetta per razionalità. L'Art. 8 cita testualmente: Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese

L'art. 6 - 7 della Costituzione.

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Bo.  16.8.14 L'Art. 6 - e - 7  della Costituzione. Si tratta di osservare il modo generico ed evasivo, non di principio della Legalità e Pluralità, con il quale viene formulato l'Art. 6 , che dice: La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Sarebbe sufficiente affermare che la Repubblica Democratica Italiana, garantisce piena libertà culturale alle minoranze linguistiche, nel rispetto dell'insegnamento della lingua nazionale, l'italiano come base linguistica nazionale  del paese.  La formulazione è di principio della Libertà culturale, legittima e preziosa, per il paese. L'Art. 7 è il più contraddittorio  ed evasivo di un problema di natura Politica ideale e culturale: l'accettazione di uno Stato totalitario assoluto "Spirituale" o ideale, privo di autosufficienza economica e privo,come incapace di una politica economica razionale, sulla base della razionalità oggettiva. L'Art. 7 riguarda il

L'Art. 5 della Costituzione.

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Bo.  14.8.14 L'Art. 5 della Costituzione. Tratta del rapporto  di Decentramento ed autonomia dell'amministrazione secondo metodi che favoriscano  tali processi di auto referenti. L'art. 5 . cita testualmente: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. Nei 70 anni trascorsi, dall'inizio della Repubblica " clericale", i monopoli di Stato e privati, esistenti ancora oggi, sono in contrasto   sia con   il libero mercato che  con lo sviluppo delle autonomie locali. In realtà il sistema dei  monpoli di Stato ha fatto concentrare nella Capitale tutte le leve del controllo delle risorse finanziare del prelievo fiscale per quasi 50 anni, cre

L'Art. 4 della Costituzione.

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Bo. 13.8.14 L'Art. 4 della Costituzione. Per correttezza riprendo l'Articolo 4 dal testo Costituzionale, esso dice: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. In realtà la Repubblica, come Stato sociale, in Italia clericale, promuove lo sviluppo, negli anni del 1948, e la funzione dello Stato è funzionale ad uno sviluppo che integri all'interno dello Stato laico, la comunità cattolica praticante, che si era autoesclusa dalla vita sociale del paese, ed era stata esclusa da Mussolini, ma non per la funzione dello Stato Vaticano al quale riconosce, nel

Il 3° Articolo della Costituzione Italiana.

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Bo. 12.8.14 Il 3° Art. della Costituzione Italiana. Il 3° articolo cita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. La considerazione riflessiva dopo tre rivoluzioni scientifiche sarebbe: Tutti gli abitanti dell'Italia  sono soggetti  a Principi della Natura ed alle Leggi Naturali, eguali per tutti, ragione per la quale hanno tutti gli stessi Diritti -Doveri, nella Libertà possibile,eguale per tutti. Un utile concetto è espresso nella Costituzione Francese: Art. 1)  Gli uomini nascono e restano liberi e con uguali diritti. Le distinzioni sociali possono essere fondate solo sull’utilità comune. Trasformato oggi in: Art. 1) Le persone, uomo e donna, nascono e restano liberi e con eguali  diritti, nel rispetto delle leggi oggettive e natural

Il 2° Articolo della Repubblica Democratica Italiana.

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Bo. 11.8.14 Il 2° Articolo della Repubblica Democratica Italiana. La comunità italiana è fondata sull'unità di tutti i popoli che la compongono. La Repubblica Democratica italiana rispetta tutte le forme di religione, le quali rimangono estranee, per loro natura, come tutte le ideologie, al carattere collettivo ed universale delle Leggi naturali dello Stato di diritto di tutti gli abitanti dell'Italia. La Democrazia, come ordine superiore, sulla base  dei Principi e delle Leggi eguali per tutti, uomini e donne, e senza distinzione  di religione o cultura, è fondata sul rispetto  dei Doveri-Diritti della personalità e  libertà delle singole persone. Il Principio di non violenza, nei rapporti interpersonali, è la base del rispetto dei diritti inalienabili delle persone. L'Italia è una Repubblica Democratica indivisibile, laica e sociale, fondata sulla libertà ed il lavoro.

PRIMO PRINCIPIO DELLE COSTITUZIONI DEMOCRATICHE.

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Bo. 9.8.14                                            SPECIE UMANA  =   SPECIE NEUTRALE Il Primo Principio di tutte le Costituzioni Democratiche. Con applicazione alla Costituzione Italiana arretrata e demagogica - dogmatica nella linguistica. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al Popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. La formulazione è di tipo gerarchico assolutista, ed esiste la contraddizione, se è un Principio, non ha limite ma solo delle proprietà o caratteristiche, le forme ed i limiti decisi dalla Costituzione, come limite è contraddittorio del principio di libertà ed autogoverno, se è un principio, la sovranità del Popolo che si autodetermina, non ha limite, e se qualcuno, che non è il popolo stabilisce che ha limite decide che esiste qualcosa di superiore alla Costituzione. Inoltre sembra che tre rivoluzioni scientifiche, e tre rivoluzioni tecnologiche, sulla base delle Leggi ma

Il Primo Principio della Costituzione Italiana.

Bo. 8.8.14 Il Primo Principio della Costituzione Italiana. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al Popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. La formulazione è di tipo gerarchico assolutista, ed esiste la contraddizione, se è un Principio, non ha limite ma solo delle proprietà o caratteristiche, le forme ed i limiti decisi dalla Costituzione, come limite è contraddittorio del principio di libertà ed autogoverno, se è un principio, la sovranità del Popolo che si autodetermina, non ha limite, e se qualcuno, che non è il popolo stabilisce che ha limite decide che esiste qualcosa di superiore alla Costituzione. Inoltre sembra che tre rivoluzioni scientifiche, e tre rivoluzioni tecnologiche, sulla base delle Leggi matematiche e logiche della natura, non abbiano intaccato la presunzione della specie umana di ritenersi superiore alla natura stessa, ciò non solo è pregiudizio, lo vediamo tutti per vivere è

I Principi del lavoro e del lavoratore.

Bo.  7. 8 . 14 I Principi del Lavoro e del Lavoratore. Sembra facile, ma nulla, nella realtà può essere riassunto o sintetizzato, oppure descritto,  in una sola parola, la quale è fonte primitiva e di infinite soluzioni variabili e verificabili, se e solo se ad essa si aggiunge una funzione o proprietà.                                                      A) La struttura ed il moto. I Principi del Lavoro:                                                                   =     Indissociabili tra loro.                                                      B) Le leggi  o regole.                                                      A)  Le logiche razionali. I Principi del lavoratore:                                                      =    Indissociabili tra loro                                                        B)  La Libertà di scelta. Tutti i Principi enunciati sono soggetti a:   RAPPRESENTAZIONE MATEMATICA E GEOMETRICA- LOGICO  LINGUISTICA.  Si dimostra pertanto ch

I Principi del lavoro e del lavoratore.

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Bo. 6.8.14 I Principi del Lavoro e del Lavoratore. Sembra facile, ma nulla, nella realtà può essere riassunto o sintetizzato, oppure descritto,  in una sola parola, la quale è fonte primitiva e di infinite soluzioni variabili e verificabili, se e solo se ad essa si aggiunge una funzione o proprietà.                                                      A) La struttura ed il moto. I Principi del Lavoro:                                                                   =     Indissociabili tra loro.                                                      B) Le leggi  o regole.                                                     A)  Le logiche razionali. I Principi del lavoratore:                                                      =    Indissociabili tra loro                                                        B)  La Libertà di scelta. Tutti i Principi enunciati sono soggetti a:   RAPPRESENTAZIONE MATEMATICA E GEOMETRICA- LOGICO  LINGUISTICA.  Si dimostra pertanto c

La Natura ed i Principi Costituzionali Democratici.

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Bo. 4.8.14 La Natura ed i Principi Costituzionali Democratici. Oltre ogni ragionevole dubbio, la materia si organizza secondo le Leggi della natura, di conseguenza anche la specie umana, ed è perciò che la frase intesa in senso letterale: La Legge è eguale per tutti, ha senso compiuto materiale e teorico, solo se la intendiamo come le Leggi della natura, che fa rima coerente con cultura, nel senso più ampio e profondo oltre i tecnicismi spiccioli. Le leggi della natura ispirano quelle della società razionale, non ideale, quindi dimostrata concretamente, ed esse costituiscono il limite massimo e minimo di ogni azione. Le Leggi della natura che conosciamo, ma non sono complete ed esatte, ma dimostrate, costituiscono la base elementare, sono 4: 1) Il Moto, uniforme,variabile,accelerato e decelerato. A) Per esempio, se non ci muoviamo non viviamo, come specie umana. 2) La proporzionalità della massa con il moto, dentro uno stato naturale, aria, acqua e terra. 3) Il rapporto di