IDEOLOGIA POLITICA, CULTURALE E SCIENTIFICA COME CULTO PERSONALISTICO, OVVERO ASSENZA DI LOGICHE COERENTI CON LE LEGGI DELLA NATURA

 Bo. 23-07-2024

L'INSIEME SPECIE UMANA  VISTO DAL MODELLO UNICO STANDARD, BASE DEL SAPERE.


IDEOLOGIA POLITICA, CULTURALE E SCIENTIFICA COME CULTO PERSONALISTICO, OVVERO ASSENZA DI LOGICHE COERENTI CON LE LEGGI DELLA NATURA.

Non mi sembra di dire una fesseria quando faccio notare che le unità di misura sono indipendenti dal soggetto, o soggetti che le scoprono o le descrivono con criteri razionali congruenti.

Nel 900 vi è il trionfo del personalismo dei risultati e scoperte, ma non delle unità di misura, fondamentali per la scienza, chissà perchè una devianza del genere dalla cultura scientifica.

Così è la politica economica quando deve risolvere dei problemi, con un metodo indipendente dal singolo soggetto ma sulla base di assiomi e procedure logiche matematiche che producono coerenza dei fatti da seguire con le tecniche.

Draghi ha tentato con il tentativo di riforma del Catasto, o misura delle rendite di posizione a perdere dell'efficienza produttiva del paese per incapacità di competenze, e favoritismi per le rendite.

In Italia la composizione di tutte le organizzazioni politiche hanno come base il culto personalistico, diffuso via etere e social, pervasivo di comportamenti il larga misura irrazionali a dispetto delle leggi di natura e del luogo privilegiato nel quale viviamo.

I modelli, ovvero il modello unico è quello dei consumi smisurati delle classi abbienti e benestanti che godono di privilegi su base pregiudiziale, cioè mantenere le persone in un limbo personalistico di credenze, ovvero, credere che le gerarchie  sociali e politiche-economiche siano in grado di soddisfare le aspettative di "crescita".

La crescita: come assioma e criterio stà passando di moda perché incoerente, come lo sono le spese eccessive della rendita di posizione improduttiva che prevarica e abusa di privilegi stolti per il dissipare mezzi e risorse per spese superflue.

Ma pare che l'industria non si accorga o faccia finta di non vedere questi squilibri profondi del nostro paese, che scivola verso la crisi naturale delle risorse.

Il punto è questo, ciò che entra in crisi è la continuità del benessere senza limiti nelle idee, perseguitando la natura con maggiori usi di additivi dannosi, per contrastare le variazioni degli stati di natura, e gli scienziati-e stanno a guardare senza interrogarsi.

Credono o vogliono credere per pigrizia incoerente o asservimento di ruolo di posizione sociale, senza rispetto per la scienza, la logica e la matematica, chiusi nei loro uffici blindati e sottoterra come le catacombe.

Tutti gli scienziati-e, fagocitati-e nelle menti ad osannare un passato privo di conoscenze che aveva formulato teorie incomplete e contraddittorie, come la R.R. di Einstein, prima che fosse scoperta la natura della materia con le sue particelle elementari; chiamate così, ma in realtà le aveva descritte imperfettamente, ma precise nel principio, sia Democrito che Aristotele  2500 anni or sono.

Ne sapevano più loro della natura che gli odierni scienziati privi di coerenza, sapiens senza ragione, o razionalità matematica, che si arrabattono con le approssimazioni in labirinti concentrici di memoria Tolemaica.

Che dire delle tecnologie approssimate da milioni di tecnici quando sarebbero sufficienti alcune migliaia di persone per ottenere gli stessi risultati con con teorie corrette e coerenti.

Così la scienza, con i limiti di natura, a governare la politica senza le assurde pretese personalistiche di oggi di capi "popolo" o popolari,con gruppi  sgangherati di idee e di pretese, un coacervo di ideologismi senza capo né coda, dal Premierato, vertice assoluto alla differenziata autonomia, ma il referendum è un solo? 

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