ALLARMISMI COVID19....SCUOLA E UNIVERSITA'. ASINTOMATICI-LA CONTRADDIZIONE.

Bo. 26.8. 2020

                                       L'ASINTOMATICO :SE NON HA SINTOMI, 0.01 %, NON HA COVID19.

                                       LO SPAURACCHIO DEL NUMERO DEGLI ASINTOMATICI.


ALLARMISMI  COVID19....SCUOLA E UNIVERSITA'.   ASINTOMATICI- LA CONTRADDIZIONE.

Mi pare che dopo 1000 contagi non si possa chiamare aiuto al lupo,se la Sanità è preparata; ma forse non è così, il governo come l'opposizione sono contrari al MES,che dire dei nostri parlamentari che giocano ai ruoli di conservatori, tutti dì'accordo per mantenere i privilegi e i pregiudizi contro i cittadini/e italiani ritenuti incapaci di valutare.

La Lombardia, a parte il fiorellino del S. Raffaele è sotto organico ospedali, vero che Berlusconi e compagnia fanno una figura da schifo in Europa.

L'Europa; Francia, Spagna, Germania, sottovalutano i rischi ed il ruolo del pronto intervento di contenimento con gruppi sanitari interdisciplinari per cautelare la popolazione dalla diffusione.

L'Italia rimane bloccata dai veti incrociati, dove la riduzione dei Parlamentari, non è la panacea dei mali, perchè il parlamento fondato sulla presunzione che tutti devono e possono fare le Leggi, siamo all'immobilismo dal 1948, si interviene solo con decreti d'urgenza limitati e condizionati dai poteri forti o monopolisti, opposti alla libertà di mercato interno.

Così non si cresce né si sviluppa il paese, per tutti e in casi di imprevisti naturali e tragedie naturali si diventa inefficaci per la legalizzazione della corruzione tra i poteri, perchè un doppio incarico per lo stesso lavoro è una corruzione oggettiva del lavoro stesso che diventa conflitto d'interessi e non si risolve con la ragione, ma con l'imperio, senza un lavoro compiuto o LEGGE.

La scuola e l'università: il covid 19 si diffonde maggiore è la promiscuità o il contatto costante, quindi diventa necessario ridurre il numero degli studenti in classe ed affidare agli studenti stessi la divisione meno rischiosa per tutti.

Dimezzare le classi e fare doppi turni, la distanza è utile quanto la riduzione del numero degli studenti nella classe.

Disporre di un pronto intervento scolastico , o di una unità territoriale di pronto intervento maggiore per più scuole, con funzioni multiple anche di informazione preventiva sanitarie.

L'università soffre gli stessi problemi, una coccarda o nastrino, o biglietto da visita come distintivo per classi e dipartimenti, per segnalare la posizione, per quanto la logistica sia complicata i doppi turni sono la strumento principale per riprendere la didattica diretta, gli assistenti dovranno svolgere un ruolo di sostegno maggiore del previsto, come i docenti, ai quali si possono aggiungere dei docenti di sostegno.

Certo è che l'Italia ha meno docenti e laureati di tutti i paesi Europei, chissà perchè...

Di sicuro i due milioni di banchi non sono il fattore principale di prevenzione, lo sarà il rapporto tra studenti e la loro prontezza ed onestà tra giovani, nell'affrontare una calamità sanitaria transitoria, dove i docenti anziani rischiano forse un maggior danno.

Se la coerenza del lavoro è necessaria per ottenere il risultato, così la direzione politica culturale che impone il mascheramento, maschere per tutti, dopo le sei come il coprifuoco, mi sembra un allarmismo di dubbia efficacia, un gesto d'autoritarismo eccessivo e che induce alla paura, opposta alla razionalità dell'autocontrollo ed alla capacità di mantenere un rapporto di distanza ed una fiducia nel cittadini/e fino ad un giorno prima elogiati, dopo bastonati, o mascherati a forza.

Al mare per quanto la gente circoli non vi sono casi conclamati e diffusi di covid, ma solo in aree chiuse e costantemente dove gli aggregati sono collusi anche a distanza limite.

Ciò vuol dire che il gruppo coeso induce  e produce una maggior forza al Covid19 che agisce sui soggetti che ne sono positivi anche solo dello 0,001 %, l'insieme delle persone eleva a potenza la forza del covid19.

Certo è che il comitato scientifico-tecnico sanitario, come unità autorevole e competente deve far valere l'esperienza critica razionale della società nei diversi aggregati, la politica si deve adeguare.

UNa unità di crisi nazionale sopra tutti i partiti sarebbe stata l'autorità competente per l'emergenza imprevista, come in Europa l'unione delle esperienze fa la forza di contrasto al contagio, mi pare che ci sia poca capacità ed interesse troppo ritardo da pregiudizi politici...

Pensare il futuro non è compito solo dei politici......al di sopra di tutti e tutto, come la scienza, anzi le contraddizioni, se ci sono devono essere viste, non negate o far finta che non esistono, senza esistenza le idee diverse, difetto dei mono tematici, egocentrici... 

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