SOCIETA' FEUDALE E SOCIETA' INDUSTRIALE: i valori e le gerarchie.
Bo. 27-08-2024
LA SOCIETA' DEL PARADISO, SENZA CRITICA E IMPERFEZIONE.QUANDO MAI ESISTERA'?
SOCIETA' FEUDALE E SOCIETA' INDUSTRIALE: i valori e le gerarchie.
La società feudale termina, in linea di principio e di fatto nel 1600 con l'affermazione della scienza come fondamento della conoscenza razionale e sviluppo delle tecniche e tecnologie.
La meccanica classica, pur con difetti e controverse interpretazioni della realtà naturale fonda il sapere logico razionale della meccanica e del moto, con innovazioni matematiche e logiche fondamentali per il sapere.
Con ciò significa che la società "europea in particolare", diventa sede dello sviluppo culturale di un nuovo ceto o gruppo sociale autonomo rispetto alle gerarchie del Medioevo, gli scienziati e tecnici.
Questa classe sociale mista rimane "autonoma" rispetto alle gerarchie dirette del potere, religioso e temporale, Papi e Re, con ruoli e poteri assoluti, in alcuni casi di entrambe le gerarchie.
Le gerarchie sono fondate sulle ricchezze delle famiglie e dei mezzi a loro disposizione, dove le produzioni di armi sono la base, e le forze sono sopratutto numeriche e tecniche, di soldati o guerrieri.
La classe principale è quella dei contadini, scarso è il numero dei commercianti e artigiani, rimangono marginali.
Il potere è l'eredità per discendenza e per coalizioni e compromessi tra potenti.
Le scale delle gerarchie sono complesse per il potere dei Regnanti, come lo diventa anche quella dei religiosi per "vocazione" o obbligo famigliare.
La suddivisione dei poteri non esiste, il potere politico, amministrativo, giudiziario sono concentrati nelle mani di una sola persona, il RE-Regine o il PAPA, in Europa.
IL PRINCIPIO INDUSTRIALE cambia le regole della società, dove la competenza e abilità, nel periodo iniziale, sono il perno dello sviluppo sociale e tecnico.
Oggi a distanza di 400 anni possiamo dire che la società si regge sul sapere tecnico e scientifico, ma il governo del potere politico si fonda, in Italia, sulla fiducia dei soggetti, indipendente spesso dalle competenze tecniche, seppur limitate.
Il potere politico feudale o conservativo di un ruolo privilegiato della rendita di posizione, o inattività produttiva, rimane un caposaldo del potere religioso, mentre per il potere temporale dei Re-Regine si afferma la monarchia Costituzionale, con la rivoluzione Francese del 1789, e prima con la monarchia inglese.
Oggi nell'Europa centrale rimane pregiudizialmente presente, in forma doppia, sia di ideologia che di populismo, o popolarismo, con un ruolo della religione come valore morale superiore per "giudizio relativo" mentre viene relegata a un ruolo di marginalità la scienza e tecnica, condizionate culturalmente e dominate dal controllo politico di incompetenti per principio, ma non per influenze economiche, politiche e culturali.
Commenti
Posta un commento