LA CRISI ECONOMICA, I POTERI POLITICI DI CONTROLLO DEI FINANZIAMENTI E LA COSTITUZIONE OBSOLETA.

Bo. 4.6. 2020
                            I POTERI, in alto,  E GLI ITALIANI/E A TERRA.

LA CRISI ECONOMICA: I POTERI POLITICI DI CONTROLLO DEI FINANZIAMENTI E LA COSTITUZIONE OBSOLETA.

I finanziamenti dell'Europa possono diventare una leva formidabile per risollevare il paese dalle varie crisi, non solo quella Economica conseguenza del covid19, ma anche quella della corruzione degli enti politici,di cui Berlusconi conosce bene i risvolti, con la compravendita dei parlamentari,caduta in prescrizione.
Non esiste un pateracchio peggiore di quello che siamo tutti sulla stessa barca perciò arrangiamoci alla meglio tra di noi.
Ecco rispunta Berlusconi di corsa, svende i suoi alleati, come ha sempre fatto, ponendosi al di sopra degli altri con i suoi interessi personali, mascherati da politica.
Metodo vecchio e fallimentare, come lo sono i criteri del siamo tutti amici politici nel bisogno, e sproloqui sul paragone col piano Marshall.
La nostra società con la Costituzione del dopoguerra, che tutti i paesi Europei hanno cambiato negli anni, 50, 60 e 70 del 900, solo l'Italia ha conservato un corpo di Leggi asfittiche e incoerenti per la maggior parte; modificate leggermente solo con decreti d'urgenza.
La Costituzione Italiana si fonda sul libero arbitrio sulle leggi, ad opera del governo,che rimane sempre, da oltre 75 anni a partecipazione delle correnti D.C.principalmente.
Tranne il M5S di natura sociale sconosciuta nella maggior parte. del Sud Italia, come Grillo ben sapeva, ma si vede il risultato.
Se qualche incolto politico, come lo sono quasi tutti i docenti che accettano di ripartire con la scuola a settembre, alla faccia degli spazi disponibili e sicuri, una beffa alla coscienza della società, per indifferenza: se pensano che tutto vada a finire bene, è incosciente o deficiente.
Se il Covid19 è pandemia mondiale, la crisi economica è mondiale e come tale i paesi poveri si rivolgeranno verso quelli ricchi per interrogarli e non solo.
Il Covid19 segna il declino delle superpotenze, la loro inutilità, di fronte alla sfida con la natura, perchè hanno solo un potere contrattuale, quello autodistruttivo, dall'atomica alle tecnologie inquinanti all'80%.
Che dire ora degli investimenti economici per le industrie, quando nessuno dei politici ha competenze chiare e capacità di innovazione, il cui perno è l'inter-disciplinarietà delle funzioni che interagiscono tra loro razionalmente con obiettivi comuni.
Le ambizioni personali e famigliari di molti politici andrebbero ridimensionate, come quelli di poche e molte classi sociali, con un numero ristrettissimo di persone eccessivamente ricche inutilmente che non sanno che farsene dei soldi se non per ricatti irrazionali verso la società, come gli investimenti solo in case e gioielli; come una certa rendita finanziaria si crede di poter fare a ciclo continuo.
Non vi sono dubbi che la prossima sfida riguarda il rapporto dell'Europa con il resto del Mondo civile ed in via di sviluppo.
Nel 900 la mancanza di risposte ha portato a due guerre mondiali, da cui abbiamo imparato che le ideologie, di qualunque natura esse siano, sono false descrizioni della realtà, e come tali pregiudiziali verso ogni altra opinione critica diversa dalla loro ristretta e relativa concezione della natura e di sè stessi.
L'arretratezza dell'Italia è la continua falsità pubblicitaria e demagogica dei politici, privilegiati al di sopra delle Leggi stesse della Democrazia diretta, senza la coerenza di mandato, pena le dimissioni.
Ora un corpo politico che vive sul pregiudizio falso che si può dirigere un paese con  le falsità di Decreti passati per Leggi a tutti gli effetti non fa presagire un buon esito nella sfida che ci aspetta e che non riguarda l'Italia, sola, che da oltre 10 anni ha un saldo negativo tra le morti circa 600.000 all'anno in media e le nascite inferiori di oltre 100.000.
Una povertà sempre più diffusa ed una ricchezza concentrata eccessivamente in mano di pochi personaggi sconosciuti per lo più, pronti a vivere di speculazioni e rendita di posizione per incapacità e indisciplina, per non dire di  altro.
La popolazione italiana, dei piccoli commercianti, imprenditori di ogni tipo, dall'industria al turismo chiedono di poter sopravvivere con le loro attività,quindi è il metodo di lavoro che permetterà una redistribuzione delle risorse coerente con le necessità, non un comitato nazionale d'intenti.
L'Europa chiede riforme di struttura, all'Italia, ma la prima struttura è la Costituzione per Principio ed il metodo di organizzazione delle funzioni, che l'Italia sia diretta dall'espressione degli Italiani/e, non da pseudo formazioni di gruppi politici personal-ideologi di sè stessi e nulla più, non esiste la coerenza dei compiti delle funzioni, perchè due funzioni non possono avere lo stesso compito,fare le Leggi, sono sempre in disaccordo e la soluzione è il voto di fiducia.
L'Europa vuole garanzie di coerenza e durante il cammino potrebbe rivedere la propria posizione e la disponibilità se i soggetti sono animati solo da una voglia personale di affermazione gerarchica....il cambiamento non è mai un facile sentiero, la Democrazia in Europa invece lo è già, ma con troppi nazionalismi d'intralcio.
La DEMOCRAZIA SONO LE LEGGI UNIVERSALI DI RAZIONALITà E COERENZA  NELLA LORO ESSENZIALITà EFFICIENTE, UGUALI PER TUTTI PROPORZIONALMENTE NELL'INTERESSE DI TUTTI.
Ed a questo punto; vista la società industriale complessa, direi della stragrande maggioranza delle popolazione, necessaria ad un funzionamento criticabile e innovativo, capace di affrontare  i problemi con una visione d'insieme coerente per la società italiana.
La politica della Democrazia è opposta oggi alla politica della Repubblica, come insieme di poteri conservatori e per pochi.
La riduzione dei politici è un primo e piccolo passo.

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