ELEZIONI EUROPEE: DEMOCRAZIA E REPUBBLICA: = LEGGI E DISCIPLNA OPPOSTE A GERARCHIA E LIBERO ARBITRIO VERTICISTICO.

 Bo. 19-06-2024

 
                 LA STORIA INSEGNA CHE CHI SALE LASSU' NON VEDE LAGGIU'.

                DOPO SI DEVE NASCONDERE SOTTO LA PIRAMIDE, PERCHE' IL PIANETA E' "ROTONDO" O QUASI.

 ELEZIONI EUROPEE: DEMOCRAZIA E REPUBBLICA: = LEGGI E DISCIPLNA OPPOSTE A GERARCHIA E LIBERO ARBITRIO VERTICISTICO.

Un sistema Democratico si regge su Leggi uguali per tutti, quindi sulle discipline tecniche precise e definite nei limiti, funzionali alle autonomie ed al tempo stesso all'interdipendenza con gli altri poteri.

Esempio: la camera dei deputati con il potere amministrativo, nella sua autonomia tecnica e di principi di proporzionalità, il potere Legislativo, il Senato con la formulazione delle Leggi , da quelle base o quadro d'insieme alle specifiche derivate; e la Magistratura nell'amministrare le Le Leggi uguali per tutti.

Il risultato è un funzionamento razionale nell'amministrare le risorse, evitando i privilegi che deformano la società e la impoveriscono di competizione e di idee per  lo sviluppo.

Il trionfo del principio ideologico della rendita o liberismo è il perseverare nel privilegio opposto all'intelligenza del lavoro, così in politica l'ideologia del liberismo è il personalismo verticistico del comando, per il quale esiste l'opposto o la futile opposizione di formalismi di proposte.

Il circolo vizioso è la società italiana prigioniera della rendita, sia culturale che economica, per le quali esistono solo le burocrazie di controllo del lavoro e le tasse sproporzionate in percentuale.

Il sistema politico, prima del dualismo ideologico assoluto: PCI e DC, oggi il personalismo ideologico, con un numero esagerato di organizzazioni politiche formali, non sostanziali, quindi decretano la vittoria del verticismo, direi chiuso in sé stesso, o nazionalista, che riduce i problemi in termini di proiezione di sé stessi sugli altri.

Le elezioni politiche oltre che conservare, a fatica, degli equilibri scarsi del passato, non riescono a vedere un futuro, tante e tali sono le falsificazioni della realtà naturale e della scienza.

Le tecnologie sono il palliativo, o l'anestetico culturale che non risolve i problemi ma li nasconde dietro una euforia di risultati, ed un trionfalismo come è avvenuto nel passato, antico e recente.

Solo la scienza potrebbe ristabilire degli equilibri di sviluppo coerente con le Leggi della natura, ovvero le leggi che governano la specie umana, cioè noi stessi, oggi incoscienti della propria posizione naturale, per principi e leggi che ci governano e delle quali siamo incoscienti al 55% circa e forse più.

Gli scienziati, nel loro, ruolo di fedeli, ripetitori del passato, annegano nelle contraddizioni della classificazione e delle descrizioni della natura con termini assurdi e generici, eppure ciò che appare contare sono le trasmissioni tra i soggetti, fatte di frasi sintetiche e stereotipi del linguaggio usuali e banali, forse.







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