IL PRESIDENTE A TERMINE O SE DOPPIO MANDATO = COLPO DI STATO CONTRO LA COSTITUZIONE, EUFORICAMENTE RAGIONANDO.

 Bo. 19. 02.2022

        IN TEMPI DI CRISI LE SOLUZIONI IMPROVVISATE.......SONO VANE.


IL PRESIDENTE A TERMINE O  SE DOPPIO MANDATO = COLPO DI STATO  CONTRO LA COSTITUZIONE, EUFORICAMENTE RAGIONANDO.

Non sono per nulla convinto che la carica di Presidente debba essere ripetuta senza una consulta Costituente che definisce i principi Costituzionali dei poteri e delle Leggi eguali per tutti nell'amministrazione dello Stato Italiano sul suolo solo italiano, per il quale in una democrazia la delega è vincolante, coerente e non scambiabile.

Nell'amministrazione dello stato  non esistono privilegi e pregiudizi di favore dei responsabili di errori commessi volontariamente.

Detto ciò l'assumere una Carica massima dello Stato quando non è prevista dalla Costituzione è un reato di illegalità, giustificato per un breve periodo di transizione, diversamente risulta un reato di Incostituzionalità palese e mistificatorio di incoerenze ed abusi di legge che una Costituzione incoerente consente, ma ciò contraddice le richieste dell'Europa per riforme coerenti con lo sviluppo del paese che rimane arretrato, nonostante la propaganda dell'Italianità come capacità straordinaria celebrata spesso dal Presidente come placebo dei mali italiani.

Ora il Presidente Mattarella non si è pronunciato chiaramente sul suo ruolo straordinario e sull'obiettivo che deve avere un ruolo cosi controverso fuori dalla Costituzione... allora pare  che il Parlamento stesso non sia solo incapace, ma di fatto vogliano cambiare lo Stato italiano di fatto col metodo di abusi di legge, anche con decreti sottobanco passati con la fiducia di trasformazione dei ruoli delle istituzioni di base come la Corte dei Conti nel  suo ruolo di giustizia amministrativa del paese che descrive la realtà economica senza falsi conteggi o dati agglomerati in modo strumentale.

Che dire della situazione di governo con una opposizione formale minima, quando i rappresentati del lavoro si dileguano in controversie minimaliste spesso e volentieri, per non dire dei sindacati, di origine ideologica con base statalista, ma senza autorità, come per gli imprenditori.

Che dire del futuro dell'Europa rimasta quasi ferma al ruolo della guerra fredda ed i passi da formica, non sono coerenti con la realtà che vivono le genti Europee, luogo dal quale sono scaturite per incapacità dei governanti due guerre mondiali, che dire  forse oggi il sistema statale del mondo del Lavoro fondato da Mussolini nel 1925-28 per avviare la trasformazione della società, da agricola ad industriale, con l'INPS come centro unico, aveva un senso razionale allora, oggi non è uno strumento di promozione e sviluppo della cultura sociale industriale e base  della società. 

Che dire della consapevolezza delle Leggi della società Repubblica e Democratica ed istituzioni coerenti con esse con lo sviluppo della società contro la miseria prima di tutto interna senza futuro,..... oltre il presente.....

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