La Costituzione ideologica Italiana : illusione democratica.

Bo. 27. 1. 15
La Costituzione Ideologica Italiana : illusione Democratica.

La Costituzione Italiana è dogmatica nella sua formulazione del principio del lavoro, unico ed assoluto, diventa simbolico e simbolo della realtà, come versione del clericalismo politico e del comunismo ideologico del 1946-48.
In entrambi i casi la versione diventa solo il simbolo della parola "lavoro" idealizzata, ed estraniata dal suo contesto storico reale, il lavoro industriale.
Il principio del lavoro come base della società è cosa nota, chiara e definita da millenni.
Le forme del lavoro sono diverse e dipendenti dallo sviluppo delle società, dal lavoro famigliare per la sopravvivenza al lavoro sociale della schiavitù, dal lavoro servile del medioevo al lavoro  industriale della rivoluzioni scientifiche ancora in corso.
La parola "lavoro"usata simbolicamente è senza contesto e senza metodo, e,  senza la comparazione legittima del lavoro.
Il lavoro Costituzionale è quello di illustrare i principi sulla base dei quali si scrive la Costituzione come carta fondamentale della società fondata su diritti e doveri e sulla separazione dei poteri, per il principio della Libertà o simultaneità di scelta.
Non esiste Costituzione Democratica senza la premessa o l'enunciazione per principio comparativo e comparabile delle 4 fondamentali proprietà e caratteristiche della Democrazia:
uguaglianza delle Leggi per tutti, libertà, divisione dei poteri, proporzionalità diretta delle deleghe, o delegati a fare il lavoro di direzione  per il fine collettivo e sociale, come razionale.
Vedesi le Costituzioni U.S.A., Francese,Canada, G.B.,Svezia ed in parte la Germania, ma l'Italia risulta mancante della forma e del metodo corretto per la definizione di una Costituzione democratica.
Cosa risaputa fuori dall'Italia, ma non dagli Italiani, tenuti nell'ignoranza negando qualsiasi confronto con altre Costituzioni.
Oggi, paradossalmente la chiamano Riforma, mentre riapplicano le Leggi Fasciste del premio di maggioranza e fanno un colpo di Stato unificando potere esecutivo e legislativo in una sola Camere eletta  in modo sproporzionato e contorto; l'opposto del metodo del lavoro razionale di delega della Democrazia.
Ciò accade in Italia per le culture ideologiche di matrice idealistica che creano l'illusione della realtà democratica riducendola al solo fatto che esiste il seggio dove si vota segretamente in Libertà, ma si dimenticano di dire che dobbiamo eleggere solo chi pare a loro, e solo con un voto e secondariamente con la "preferenza" termine scorretto per indicare altre possibilità.
Tutto il sistema politico ed elettorale viene ridotto al seggio elettorale, alla scelta imposta, creando l'illusione che essa sia la Democrazia nella sostanza.
Come l'illusione di chi, partecipando ad un programma televisivo come spettatore si illude di essere soggetto protagonista ed artefice dell'evento.
Nulla di più falso, hanno già deciso tutto e chi entra è considerato una marionetta, al fine di creare l'illusione di essere protagonista, mentre in realtà diventa plagiato dall'illusione falsa.
La falsa illusione delle ideologie, tutte, è l'uso del plagio o mistificazione della realtà, per mezzo di informazioni ridotte e stravolte nel loro significato.
Chi entra in un programma è usato, privato della sua libertà di pensiero ed azione, deve eseguire il programma, quindi plagio, anche se consensuale è plagio, perché non altera solo la personalità del soggetto consenziente, ma altera la visone al pubblico a casa, creando una falsa immagine, facendo apparire come realtà una finzione manovrata.
Molti programmi  anche politici sono costruiti in modo artificiale tale da plagiare la personalità dei partecipanti, per mezzo del comportamento vincolato dalle regole del programma.

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