L'Italia o Berlusconi.

Bo. 6.10.13
L'Italia o Berlusconi.

Letta ed Alfano non hanno avuto alcuna alternativa;lo imponeva l'Europa,ed una parte consistente della popolazione italiana;la Chiesa Romana.
Dovete scegliere ,hanno dichiarato gli Stati Europei,tra l'Italia e Berlusconi.
Chiunque avvesse fatto la scelta di Berlusconi avrebbe squalificato l'Italia dai paesi industrializzati avanzati socialmente e culturalmente.
Le agenzie di Rating sarebbero intervenute drasticamente nella classificazione del nostro paese.
Letta non ha vinto e neppure Alfano.
La sciocchezza di considerare chiuso un periodo è falso,come lo è stato con l'uccisione di Mussolini,coloro che evocano la fine di un periodo vogliono nascondere le loro stesse deficienze ed incapacità ad affrontare i problemi del Paese.
Con la fine del fascismo dovevano essere applicati principi Democratici e di Libertà eguali per tutti,a cominciare dalle necessità economiche dello stato democratico,ma invece l'INPS,fondata da Mussolini nel 1934 ha mantenuto i criteri invariati della tassazione diretta ed indiretta creando una sperequazione grave per il corretto bilancio economico del paese e delle libertà di tutti i cittadini.
Il presupposto è stato considerare i cittadini/e come ignoranti e stupidi,sulla base del diritto Canonico-Romano,nulla di più sbagliato.
Ignoranti si,come lo siamo tutti di fronte a delle novità,stupidi no perchè è un giudizio di merito sopra tutta la popolazione che è pregiudiziale e pregiudizievole.
Il pregiudizio è la caratteristica propria della gerarchia che fonda il proprio potere o autorità sulla consapevolezza di quello che è stato ,non di quello che accade o deve accadere se si commettono errori già fatti.
La gerarchia con il criterio pregiudiziale continua a commettere errori gia avvenuti in passato,consapevolmente o meno.
Letta farebbe bene a dimostrare di saper affrontare i problemi come la riforma elettorale richiesta da tutti i paesi amici ,Le Democrazie occidentali e gli USA,come il Canada e l'Australia.
Molti cittadini/e si aspettano dei cambiamenti anche radicali per superare la crisi,ma diversi comportamenti dei ministri fanno pensare a contraddizioni interne ad una organizzazione politica che non è ancora organizzata democraticamente,come il PD.
L'inverno che ci attende dipende dalla semina politica che si vuole fare,e gli agricoltori,della democrazia non sono i Brunetta ed Alfano,come neppure un Letta fino ad ora.
Anzi non si vedono per ora Donne ed Uomini in grado di operare tali scelte di Libertà e Democrazia,nell'Italia di oggi,con un Berlusconi che non è sconfitto politicamente in modo palese e diretto,ma indirettamente per i suoi metodi.
Ora e sempre .- X Legio - Italica e Democratica.

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