LEGA- SALVINI 34% = IL CONSENSO DELL'INDUSTRIA E AGRO-INDUSTRIA.

Bo 27. 5. 19
                                      NEL DOMAN VE' CERTEZZA .......


LEGA- SALVINI 34% = IL CONSENSO  DELL'INDUSTRIA E AGRO-INDUSTRIA.

La vittoria della Lega segna un cambiamento nel panorama politico Italiano, la sconfitta del nazionalismo di FI. con Berlusconi e la reazione della "sinistra", sempre subalterna alle contraddizioni della costituzione clericale antidemocratica, che prosegue con decreti d'urgenza.
Salvini ha sconfitto in primo luogo il M5S  borbonico, facciata del meridionalismo baronale, che garantisce le rendite di posizione con un reddito di cittadinanza che lascia scoperti i disoccupati, o coloro che lavorano, come gli ex DC e PCI ideologici del potere.
Ora però l'Europa è sempre  meno coesa,quasi una fortuna, perchè non può più essere ancorata  a principi costituzionali di stampo clericale che dovrebbe essere fuorilegge come tutte le ideologie politiche come false idee del potere istituzionale, ovvero dittature mascherate da Repubblica.
Germania e Francia, come Spagna e Grecia hanno corretto errori del passato dopoguerra, mentre l'Italia è rimasta ancorata alla contraddizione ideologica.
L'unico paese coerente si dimostra  la G.B. con la brexit; per fortuna, mentre l'Europa è pervasa da rigurgiti di stampo autoritatistico, come i popolari e oltranzisti nazionali o sovranisti.
Tutto ciò con l'impostazione che la specie umana è superiore alle Leggi della natura ed agli equilibri delle forze naturali.
La subalternità è anche degli ambientalisti con proposte surrogate da una scienza monolitica ed incapace di spiegare la natura nei suoi tre stati.
Siccome sono le civiltà del pianeta ad essere a rischio, la visione Europea rimane egocentrica e ristretta, cosi come la brexit in questo campo culturale.
Siamo quindi in posizione di arretratezza rispetto a possibili cambiamenti, perche ignoranti e falsificatori, a nostro piacere, frutto della cultura  egocentrica ed edonistica del monoteismo onnipresente come pregiudizio anti-naturale.
Siccome le risposte esistono ora vengono taciuti i problemi, per cui siamo finiti nella stessa condizione di plagio assoluto delle ideologie,con incapacità a ragionare, ma con conflittualità sempre maggiori per risolvere problemi irrisolvibili con gli strumenti attuali, sia culturali che tecnici.
Lo Stato di Democrazia, come Stato naturale delle società deve essere affermato nei suoi principi  e Leggi fondamentali alle quali tutti ci dobbiamo attenere.
La divisione dei poteri, amministrativo, legislativo e giudiziario, con doppia mansione, la principale e la secondaria, ad esempio: chi amministra, propone anche i temi per nuove leggi come mansione secondaria, cosi la Legislativa;ed ultimo per il controllo sopra i tre Stati l'assemblea Costituente ristretta a 25 eletti, tra i tre stati e la metà di essi , 12  eletti direttamente dalla popolazione come forma di controllo diretto, con diritto di veto ad 1/3 di dissenso.
I Principi sono simultanei, proporzionalità eguale per tutti 1 a 1836 come minimo  e massimo 1 a 18.360.000, i conti tornano, ed il periodo di 7 anni raddoppiato per mandato massimo di due incarichi.
Sarebbe chiaro se al principio di libertà di scelta vi fossa obbligo di coerenza per l'incarico politico.
Ma l'Italia è  ancora prigioniera della logica del conflitto tra dittatura e democrazia, dove per sconfiggere una dittatura ideologica si è affermata una dittatura "buona" con una falsa democraticità elettiva, senza il rispetto del mandato elettorale, fondata sul privilegio del singolo con libertà di arbitrio nel'Istituzione principale; il Parlamento, creando un pregiudizio verso la popolazione,  pervasa dalla cultura ideologistica di centro, destra e sinistra obbedienti alle contraddizioni istituzionali, ma limitate dallo sviluppo economico e sociale indispensabile allo sviluppo della società.
L'Europa ha nella brexit l'unico avversario democratico per principio della libertà da dogmi ideologici e religiosi, l'unico in grado di riaprire una prospettiva di sviluppo della società e della democrazia coerente con la natura stessa, cioè senza monopoli economici e politici, in quanto distruttivi delle libertà di scelta delle persone, donne ed uomini complementari gli uni agli altri.

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