I lavoratori fantasmi : Disoccupati = Poveri.

Bo. 30. 1. 15
I lavoratori fantasmi: Disoccupati = Poveri.

In Italia per il principio dogmatico del lavoro, indefinito e simbolico, senza relazione con la realtà storica degli altri paesi Europei, ha determinato una situazione di assurdità.
I politici come casta privilegiata pregiudizialmente, riscuote anche due pensioni o tre, a seconda degli incarichi svolti, così come i dirigenti d'impresa della S.P.A. e Banche dentro diversi Consigli di Amministrazione.
La sperequazione irrazionale diventa chiara quando sulla base di questi criteri, generici e falsi in Italia non esiste più una direzione collettiva estesa, ma concentrata in mano di pochi ed illusi di essere esperti e competenti, per cui gli errori si moltiplicano per incompetenza ed incapacità.
Il paradosso fondamentale che priva la società Italiana di risorse e capacità è la classificazione di tutti i lavoratori, che per vari motivi perdono il lavoro, e dopo vengono definiti / Disoccupati / come unico termine assoluto reale, per il quale dopo aver pagato i contributi spetta un minimo di indennizzo, come elemosina.
In linea di principio il / Lavoratore/ è disoccupato ma rimane Lavoratore, in Europa.
In Italia il /Lavoratore disoccupato/ diventa disoccupato, ed in quanto tale inesistente come figura sociale definita ed attiva.
Il disoccupato è una persona estranea alla società, non per sua volontà, ma per le leggi sociali clericali e comuniste, al quale si concede una elemosina di indennità, essendo classificati come un peso per i dirigenti politici, non come risorsa della società democratica.
La logica verticistica e gerarchica che definisce la classificazione del disoccupato è la discriminante verso il lavoro come condizione di subalternità e condizionata ed incondizionata di fronte alla direzione politica ideologica pregiudiziale.
Le 3 Confederazioni sindacali C.G.I.L , C.I.S.L. e U.I.L. sono le artefici di questo compromesso sociale post guerra. che ha declassato ed emarginato il lavoratore, prima in modo giuridico e dopo nella realtà della crisi economica, voltando le spalle al principio democratico della lotta alla povertà come condizione senza difesa dei più poveri, che in primo luogo è problema sociale non culturale delle elemosine dei signori feudali.
L'arretratezza culturale e politica dei sindacati Italiani ha determinato l'esercito fantasma del lavoro della nostra società, senza occuparsi di esso come risorsa da riconvertire su piani di sviluppo e conservazione del territorio.
I FANTASMI LAVORATORI = DISOCCUPATI = POVERI.
Sono tali perché privati della loro identità di lavoratori, non classificati perché non esiste tessera sociale che li possa definire e li possa garantire.
La politica è quella delle elemosine ai disoccupati, perché poveri.

Il passaggio da Lavoratore a povero è la declassazione del lavoro e del mondo del lavoro, il disconoscimento del lavoratore come figura sociale, che coloro che non lavorano devono essere puniti perchè sono loro a sbagliare, non la società e chi dirige, quindi non hanno diritto a nessuna indennità.
Semplice falsificazione storica,che i paesi Democratici  hanno rifiutato come condizione di miseria che deve essere contrastata dall'intervento dello Stato Sociale Democratico, per incapacità dei privati ad essere direzione collettiva e promotrici dello sviluppo della società nel suo insieme.
Il Clericalismo italiano con la D.C. e Forza Italia, o moderati interni anche al finto P.D., ma egemoni con il plagio all'ignoranza dei pseudo istruiti, come Bersani e D'Alema, Bossi, Grillo, Berlusconi e Prodi, protagonisti degli ultimi 20 anni.
La politica della discriminazione oggi chiamata selezione per concorsi, diventa una barriera allo sviluppo della società
La Democrazia in Italia, come sistema superiore alla Gerarchia autoritaria e dogmatica, non è mai stata la base della società Italiana dell'ultimo millennio dove la cultura religiosa, ha avuto la prevalenza, causa anche l'irrazionale comportamento della "nobiltà".
Ora e sempre.--Xma-Legio --Italiana-- Democratica d'Europa.

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