IDEOLOGIE E SCIENZE POLITICHE-ECONOMICHE DAL 900 AD OGGI, L'ESPANSIONE PARTICOLARISTA.
Bo. 5.1.2025
VALORE D'USO E VALORE DI SCAMBIO = INSIEME DOPPIOIDEOLOGIE E SCIENZE POLITICHE-ECONOMICHE DAL 900 AD OGGI, L'ESPANSIONE PARTICOLARISTA.
L'origine dell'ideologia come modo culturale di descrivere la realtà diretta e indiretta per mezzo di nuove culture sociali deivate dalle nuove forme di ricchezze dipendenti dalle scoperte del Pianeta e conquista di territori.
Le nuove classi sociali, commerciali e produttive, si ritrovano con dei denominatori comuni diversi dal passato, non più solo nobili e militari con le chiese, ma soggetti sociali diversi dal passato per esperienza di produzione e commercio nel Pianeta e interni allo Stato degli Imperi e dei Regni.
Il principio culturale dell'ideologia nasce in Francia durante la prima rivoluzione industriale dell'Inghilterra,e la guerra d'indipendenza dell'America.
Il concetto di ideologia è definito così, da wikipedia:
L'ideologia è il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.[1] Il termine ideologia appare per la prima volta nell'opera Mémoire sur la faculté de penser del 1796 di Antoine-Louis-Claude Destutt de Tracy (1754-1836)[2][3] con il significato di «scienza delle idee e delle sensazioni».
In seguito il termine ha assunto il significato più generico di «sistema di idee» più o meno coerente e organizzato (secondo un logos,[4] di volta in volta con connotazioni negative, positive o neutre) soprattutto per opera di Karl Marx e della sua critica dell'idealismo. In particolare, il termine è usato in riferimento a dottrine politiche, a movimenti sociali caratterizzati da un'elaborazione teorica, a orientamenti ideali-culturali e di politica economica e sociale.[1]
Lo sviluppo delle ideologie dell'800-900 si raccoglie in un gruppo ristretto di 7-8 componenti:
Il significato originario del termine infatti, come metodo del corretto ragionare, discorso razionale sulle idee[6], assunse un significato diverso a seconda dei priodi storici attraversati, da Napoleone a Lenin, Mussolini, Hitler e Mao, per indicare i maggiori protagonisti del 8-900.
Dal concetto iniziale di ideologia, pragmatico e razionale si passa attraverso le culture dell'illuminismo, dello scientismo e si approda al dogmatismo del gruppo sociale, che pregiudizialmente affermala propria superiorità culturale limitata per mezzo della ricchezza o della forza.
I gruppi ideologici, che mantengono un certo pragmatismo nell'8-900 sono: Liberali, Repubblicani, Democratici, Socialisti, Laburisti, dopo "comunisti", aristocratici, monarchici, oligarchi, radicali ed altri.
Il principio ideologico è vinclato a rappresentare gli interessi del gruppo, sia in base alla condizione economica che alla loro posizione di gruppo nella società.
Esempio,i commercianti e i proprietari terrieri, ed altri come operai e braccianti.
"L'ideologia liberale è stata forgiata per prima, a partire dalla rivoluzione inglese del XVII secolo (Locke), e poi dai filosofi francesi del XVIII secolo. Richiedendo l'eguaglianza giuridica, ma accettando la diseguaglianza delle fortune, essa corrisponde agli interessi della borghesia che vuole distruggere i privilegi dell'aristocrazia e le regolamentazioni corporative. Essa esprime però, nell'idea egualitaria, e soprattutto nella sua rivendicazione della libertà, aspirazioni comuni a tutti gli uomini. L'ideologia conservatrice non giunge a definire temi così generali: sembra più egoisticamente legata agli interessi dell'aristocrazia. Tuttavia, mantiene a lungo un impatto popolare considerevole, presentandosi come l'espressione della volontà divina. E dunque fortemente legata alla religione. Nei paesi cattolici, in cui la religione poggia su un clero gerarchizzato e autoritario, i partiti conservatori sono spesso dei partiti clericali (Francia, Italia, Belgio, ecc.)."
Attualmente possiamo descrivere il recente passato dellaseconda metà del 900 in questi termini, con il crollo delle forme dogmatiche del primo 900 che si sono esaurite verso la fine del 900.
Detto questo, è incontestabile che i grandi partiti politici d'Europa e degli Stati Uniti appaiono oggi invecchiati, sclerotizzati, se si pensa a come si presentava la situazione all'inizio del secolo o all'indomani della prima guerra mondiale. Perfino partiti relativamente nuovi come la Democrazia Cristiana italiana o la Democrazia Cristiana tedesca - nate nel 1945 - danno un'impressione di logoramento.
L'avvento diretto di nuove forze politiche come Forza Italia, con il protagonismo della grande proprietà che si afferma anche uno sfaldamento delle ideologie per l'irrigidimento della cultura Europea in forma di Modello assoluto o privilegiato delle ideologie, che risulta essere insufficiente nell'inizio del XXI° secolo con le crisi "climatiche" che intaccano i privilegi ideologici traferiti nella scienza divenuta un gruppo ideologico fine a sè stessa, ancorata da un passato incompleto e riconosciuto tale ancheda scienziati premi Nobel.
Fine prima parte.
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