Riforme istituzionali italiane = colpo di Stato .

Bo.  1. 11. 14

Riforme istituzionali italiane = colpo di Stato.

Pare che in Europa non si siano ancora accorti che le riforme della Legge elettorale e delle Istituzioni politiche, Parlamento e Provincie, abbiano determinato un colpo di Stato gentile, sussurrato appena e rimandato di 1000 giorni.
Se l'Europa lo scopre siamo non solo commissariati, ma etichettati come imbecilli per un semplice motivo, ecco quale.
Tutte le Costituzioni Democratiche hanno come presupposto o Principio fondamentale la suddivisione dei poteri, in modo tale che nessuno sia assoluto sopra gli altri.
I Poteri si dividono in 1) Legislativo = Parlamento

2) Esecutivo = Governo   3) Giuridico = Magistratura.
Ora se unifichiamo in una sola sede, un solo parlamento eletto direttamente; sia il potere Legislativo e quello Esecutivo,  non esiste un meccanismo di tutela dagli errori perché il governo, con il premio di maggioranza e l'impunità controlla il potere Legislativo che non ha alcuna possibilità di essere vagliato da altri eletti direttamente e non sottoposti al controllo dell'Esecutivo = Governo in carica.
Cancellare il Senato, come sede legislativa eletta direttamente dagli abitanti cancella la Democrazia in Italia.
La riforma del "Nazareno", di Berlusconi e con Renzi esecutore, compie questo Colpo di Stato da salotto per bene, che sradica il Metodo Democratico dal Paese,ed azzoppa l'Europa Democratica dei paesi Liberi.
Si può verificare nelle altre Costituzioni che il Principio fondamentale per non essere privati della libertà è quello di separare i poteri dello Stato, altrimenti si ritorna ad un potere assoluto che in Italia esiste ed è quello religioso dello Stato del Vaticano avversario irriducibile della Democrazia, in nome di chi e di che cosa se non il potere temporale della Chiesa?
Ritengo pertanto che Grillo sia solo pagato da Berlusconi per recitare a soggetto, senza competenza, il ruolo di politico personalizzato a fini di lucro personale, siccome non ha mai sollevato  obiezioni dirette e chiare alle politiche berlusconiane, in modo radicale come le sue parole.
In Europa sarebbe fuorilegge la sua organizzazione, come tutte quelle personalistiche come ragione sociale politica.
In fondo nella televisione non si discute, né si esamina i problemi del paese, per paura e per incapacità.
Per l'Italia necessita una Assemblea nazionale Costituente che fondi la Democrazia della Repubblica, come limite al potere assoluto di qualsiasi natura, religioso, economico, politico o militare.
Ora e sempre--X--Legio Italiana Democratica d'Europa.


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