PRINCIPI DEMOCRATICI E COSTITUZIONE ITALIANA.

Bo. 27. 1. 17
                                    SPECIE UMANA  =  SPECIE NEUTRALE

Saggio di  Mauro Mezzetti Sforza.


PRINCIPI DEMOCRATICI E COSTITUZIONE ITALIANA.



Gli argomenti trattati possono apparire distanti tra loro per caratteristiche proprie.
A distanza di oltre un anno dalla stesura, dopo le elezioni che hanno trasformato in modo straordinario il panorama politico italiano, con l’avvento del Movimento 5S.
La crisidel sistema politico italiano è rimasta invariata per la sua incostituzionalità, sia nell’assetto della legge elettorale che nei procedimenti legislativi dei decreti Legge, che altro non sono che clausole particolari o provvedimenti.
La crisi economica che investe tutti i paesi del pianeta, per eccesso o difetto di produzione, non è solo crisi delle quantità di prodotti e della loro redistribuzione, ma anche della cosiddetta “qualità” dei prodotti sempre più artificiosamente costruiti, dannosi per la specie umana e per la natura.
La crisi Italiana deriva anche dalle scelte del popolazioneitaliana di rifiutare il nucleare, come fissione e drogaggio, con due referendum; che i dirigenti, moderati e conservatori insiemeagli scienziati, hanno osteggiato apertamente e boicottato nella ricerca.
Non solo; il moderatismo clericale, ovvero, ex democristiano ed ex comunista, ha condotto il sistema politico ad assumere una distorta e perversa caratteristica di privilegi impropri e prerogative incostituzionali.
La legge elettorale definita “Porcellum”è simile alle leggi degli anni del 1924-5, fatte da Mussolini, con il ripristino di premi di maggioranza incostituzionali per una Democrazia.
La crisi:è crisi culturale, scientifica, economica e politica, in una sola parola è crisi di orientamento della specie umana, che per un difetto tecnico non si vuole confrontare direttamente con i limiti naturali del pianeta, delle sue risorse e necessità.
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In un Sistema Democratico moderno, la Democrazia è composta da due sistemi integrati tra loro; il sistema elettorale ed il sistema politico.
Il Sistema democratico ha come principi di base la laicità nelle sue forme che si caratterizzano in definizione assiomatiche semplici:
1) La specie umana è specie naturale.
2) La specie umana esiste, se e solo se esiste il sistema naturale, determinato e limitato di questo Pianeta.
3) I pianeti sono la componente del sistema Solare con funzione dipendente dalla Stella Sole, fino a prova contraria.
4) La Stella Sole ha quindi valore assoluto, con la sua azione principale, la luce, per l’esistenza del sistema di Pianeti che sono dipendenti e relativi, cioè non luminosi.
Le conseguenze dirette sono semplici postulati di logica.
1) La specie umana come specie naturale è soggetta alle Leggi della natura eguali per tutti.
2) Le leggi della natura, ancora oggi incomplete ed imprecise, sono le regole fondamentali per l’esistenza della specie Umana naturale.
3) Le leggi Fisiche Naturali, oggettive ed inconfutabili perché dimostrate hanno valore eguale per tutti gli esseri umani.
4) Le leggi della natura sono la base culturale della società umana senza le quali non esiste sviluppo per la specie umana stessa.
5) Le leggi della natura o Fisica naturale esistono e sono dimostrate sull’unico principio e metodo scientifico valido:la comparazione tra similitudini e diversità.
6) Non esiste scienza Fisica naturale, se non esiste comparazione misurabile.
Per quanto riguarda il sistema Democratico, mondiale ed universale; possiamo estrapolare le regole indiscutibili, perché dimostrate dalle misure, definite tecnicamente, universalmente valide
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per conformità dei risultati.
La natura è costituita nel suo nucleo di base da masse proporzionalmente diverse, di cui il rapporto di 1/1837 è la base del rapporto dell’elettrone con il protone, ed esso può diventare la base oggettiva per il rapporto tra elettori / ci ed eletti/e, ovviamente in modo proporzionalmente corretto per la funzione rappresentativa (Comune o Parlamento).
In secondo luogo il rapporto è diretto e revocabile, come limitato nel tempo e nello spazio; rappresentabile come una legislatura .
La delega è irrevocabile ed infrangibile, chi viene meno a questo principio si deve dimettere, come nel lavoro.
Nel Parlamento tutti i voti sono palesi tranne che per questioni di Principio da sottoporre, per mezzo del referendum, ad approvazione dei cittadini/e.
1) Il principio di proporzionalità, come regola Costituzionale, estesa a diversi settori istituzionali della vita pubblica ( Parlamento, Regioni e Comuni.)
2) Le forze Politiche rappresentate non possono avere carattere privato economicamente, ma solo collettivo e per principio no profit.
3) Il Principio del Lavoro e della Libertà, come indissociabili tra loro.
4) Il Principio di Coerenza del lavoro di deputato, soggetto alle regole universali del lavoro libero, di adempimento del proprio dovere.
5) Il Principio della Libera scelta dei candidati, quindi del diritto/dovere di almeno due scelte di voto, come minimo indispensabile in una sola scheda.
6) Il Deputato non può essere solo delegato della sua organizzazione, deve essere approvato con voto diretto e libero, per scelta primaria, dalla popolazione sulla base delle sue proposte.
In Italia si pone oggi un problema di chiarezza degli obiettivi per mezzo dei quali uscire dalla crisi mondiale e del paese.
Per fare questa ricerca si esclude la possibilità che sia il Par14
lamento attuale, gerarchizzato nella sua modalità elettorale del Porcellum.
Ritengo sia possibile la divulgazione di una associazione del tipo: Comitato di Liberazione Democratica che ridefinisca i Principi della Democrazia Repubblicana Italiana e delle sue leggi; improntate alle leggi del Lavoro e della Libertà, indissociabili tra loro.
La raccolta di argomenti di attualità, sintetizzati in brevi scritti, si presta ad un confronto ed una misurazione della realtà che spesso ci sfugge, sommersi come siamo da informazioni televisive di immagine e compiacenti, più che di sostanza.

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