LIBERTA' DI PAROLA O LIBERTA' DI IDEE E CONCETTI.

BO. 26. 5. 15.
LIBERTA' DI PAROLA O LIBERTA' DI IDEE E CONCETTI.

Nel paese Italia vige un principio non scritto, dopo la caduta del'Impero Romano, l'adulazione di sè stessi  per mezzo della religione e del continuare a sbagliare  con il perdono, ovvero la divinizzazione delle genti o abitanti per mezzo di sacramenti imposti a tutti i bambini/e  fino al 1982 circa, per legge con i Patti Lateranensi del 1934; una forma di plagio.
In questo modo la popolazione viene plagiata a propria insaputa e continua per tutta la vita a considerare reali quelle che sono solo idee indiziarie, o ipotesi, comportandosi coerentemente con i pregiudizi acquisiti, come le ideologie politiche dell'800-900.
Nella moderna psicologia questo è definito non solo come plagio, ma come un riflesso condizionato imposto; per la legislazione internazionale è plagio, o manipolazione mentale, ciò equivale a credere che sia reale una definizione della realtà senza alcuna prova.
Di fatto, nella cultura, scompare il termine oggettivo per definire la realtà naturale, inoppugnabile eguale per tutti, la realtà diventa in primo e solo luogo, di pertinenza soggettiva, particolare ed assoluta, o egocentrica nella sua visione della natura e della società.
Se per governare viene usato il principio di manipolazione o plagio, che in Italia è stato cancellato come reato, diventa impossibile stabilire cosa sia oggettivamente la libertà nel suo principio e regola sociale.
La LIBERTA'  è la scelta possibile sulla base della regola della reciproca interdipendenza degli uni agli altri e alle altre, l'interdipendenza è definita dalla Legge proporzionale, eguale per tutti.
La Libertà di parola, nel senso di parole libere da una coerenza logica materiale, libertà come le offese che oltrepassano la razionalità oggettiva, sono tutte forme devianti e perverse, che hanno la funzione di mantenere uno stato di sudditanza  degli ascoltatori o presenti, una forma limitata di manipolazione che ora, con le televisioni, si è generalizzata.
La generalizzazione del particolare e personale; privato delle regole di libertà comuni oggettive, quindi di una condizione libera da vincoli di Legge, fondata sulle abitudini e sui costumi particolari e precedenti.

Oggi la Libertà in Italia ha un paradigma nel falso giornalismo televisivo, centro e fulcro di ogni informazione, stravolgendo in questo modo le specifiche competenze oggettive della società suddivisa in organizzazioni di massa nei settori dell'economi e politica, nella cultura e  scienza.
L'attenzione delle informazioni è il presentatore unico, come informatore " oggettivo", in realtà una falsa identità, per estromettere l'oggettività reale delle forme associate pubbliche e private.
Le forme collettive sono estromesse come argomenti per la pregiudiziale che sono troppo difficili da capire o da accettare nei loro difetti congeniti.
La politica come fatto collettivo ed oggettivo dei gruppi sociali viene ignorata, non esiste come reale, ma solo fittizia per bocca dei pochi prescelti.
La raccolta delle informazioni e l'esame  della realtà dei problemi, come le tribune politiche, sono state abolite dall'informazione come confronto regolato e disciplinato da regole  rigorose, dove il giornalismo è lo strumento principe per scoprire la realtà oggettiva sociale nei suoi problemi principali, ed il ruolo centrale è la politica delle organizzazioni preposte.
La libertà di parola risulta inutile se privata del senso logico reale collettivo, se diventa confronto libero da vincoli di dovere dell'informazione.
La libertà di idee, come di concetti, viene estromessa dal metodo di conduzione dei programmi politici in particolare, e più generale da ogni programma di cultura.
Siamo al punto che nessuno conosce il significato reale del termine Democrazia, dato che ogni persona lo usa a sproposito per fini personali, deformandolo a piacere delle libere parole persuasive.
La persuasione, come deformazione della realtà. cosciente e perseguita da metodi di manipolazione conduce spesso all'incomprensione  della realtà, da parte degli stessi protagonisti, ingenerando una spirale di auto-convinzione falsamente "irreale", come Renzi, Grillo e Berlusconi, con altri continuano a perseguire come legittimi comportamenti politici.
La definizione di Libertà per le idee o per le parole ha due significati:
La libertà di parola è indipendente dagli altri, sia come realtà particolare che sociale.
La libertà di idee e concetti è sempre dipendente dal rapporto con gli altri, sia particolare che sociale.
La libertà di parola non ha limite e coerenza.
La libertà di idee e concetti ha il dovere della razionalità coerente nel confronto con altri.
Risulta che la libertà di parola diventa un falso, o corruzione, o truffa, plagio e condizionamento se non vi sono regole definite eguali per tutti quando viene fornita una informazione.
L'assenza di regole è il presentatore unico ed assoluto  protagonista, come i suoi invitati, non l'argomento scelto, che richiede strumenti idonei e conosciuti da tutti per la comprensione.
La politica ha una forma particolare di dittatura, in Italia, nell'egemonia totalitaria, cioè l'esclusione di idee e concetti che la contraddicono come tecnica insufficiente,e questa in Italia è l'egemonia del clericalismo "moderato", che tale non è, perchè esclude la Libertà di idee e concetti.
Nessuno parla di una Costituzione Democratica è un concetto da mettere in cantina e da tenere nascosto, come il passato storico e l'identità degli italiani/e.
Ora e sempre.  X ma --Legio   Italiana  Democratica  d'Europa.


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