REPUBBLICA ITALIANA = REPUBBLICA CRISTIANA.

Bo. 14. 4. 15
REPUBBLICA ITALIANA = REPUBBLICA CRISTIANA.

Che la società italiana sia dominata dalla religione cristiana è un fatto storico che si afferma nel 1946-48, con l'espulsione della nobiltà dall'Italia, per mezzo del referendum del 1946, da ruoli istituzionali riconosciuti di governo.
L'Italia diventa Repubblica e dopo con la Costituzione definita per dogmi assoluti culturali, diventa Cristiana nei principi in un modo semplice e contraddittorio: per ogni principio di Legge esiste l'eccezione che deve essere riconosciuta da chi governa e fa le Leggi.
Che gli Americani siano una nazione giovane, lo sappiamo, e sappiamo che sono conservatori della Libertà oltre ogni limite come valore assoluto.
Il fatto è che in Italia non è mai esistita e non si è formata una classe dirigente di tipo nuovo, fino ad oggi, e solo in parte.
La Chiesa di Stato = Stato politico religioso assoluto, dentro l'Italia e contro l'Italia, sia della Nobiltà, sia del fascismo inizialmente, e dopo con il riconoscimento di Mussolini, è nato un connubio o intreccio non ancora sciolto nel merito dei Principi sociali; equivalente a dire che la società italiana oggi è ancora diretta con metodi gerarchici rigidi e Leggi gerarchiche sia economiche che politiche, per mezzo dei decreti.
Nel 1946 si afferma come gruppo dirigente cristiano contro l'ideologia del comunismo, quando la nobiltà appare disgregata ed incapace di fronteggiare la situazione; mentre le organizzazioni del comunismo declinano ogni ambizione politica di potere assoluto nel 1948, accettando il metodo elettivo come strumento principale della democrazia.
La sconfitta tra due ideologie, perchè sono dogmatiche entrambi, sia il comunismo che il cristianesimo, determina uno sviluppo asfittico rispetto all'Europa, dove nella Germania vengono bandite le formazioni ideologiche per antonomasia,ed in Francia solo nel 1958, con una nuova Costituzione si raggiungono equilibri che mantengono in vigore una parte  delle ideologie, asfittiche ma non prevaricanti dei principi democratici dell'eguaglianza.
La Spagna vive isolata nella sua gerarchia autoritaria, come la Grecia crolla nelle lotte interne, verso un regime militare monarchico, entrambi i regimi crolleranno nel decennio del 1970.
Indipendentemente dalle ragioni politiche la società italiana vive la discriminazione ideologica in primi luogo verso tutti coloro che non sono cristiani politici e l'egemonia Cristiana si manifesta diventando la religione di Stato, con l'obbligo dei sacramenti e dello studio della dottrina nelle scuole, con i precetti, mentre vengono accantonati i valori delle leggi ( anche quelle divine con i 10 comandamenti) si apre la strada delle contraddizioni reali ed all'arricchimento delle varie congregazioni religiose entrate in politica con sigle nuove, sia negli aspetti direttivi sia in quelli di elemosine e sostegno contro la povertà, come C.L. , l'A.C.L.I.  ed altre comunità religiose.
Lo Stato italiano fornisce le condizioni di privilegio con il reclutamento dei dirigenti dalle parrocchie, per i funzionari di base, come per la direzione politica del paese.
L'opposizione rimane confinata ai margini della società nell'amministrazione dei Comuni e Provincie, fino al 1972, dove con la costituzione degli enti regionali compaiono nuove figure politiche, come gli attuali D'Alema e Bersani, politici culturalmente succubi della cultura ideologica senza fini propri, senza obiettivi reali per la società, ma solo per l'affermazione personale.
Tutte le culture ideologiche sono dogmatiche per principio, divergono nella definizione degli ideali, ma li perseguono con gli stessi metodi antidemocratici, l'opposizione alle leggi e Principi della Democrazia .
Quello che doveva essere un compromesso storico di transizione verso la Democrazia, tra P.C.I. e D.C., diventa un pasticcio storico di corruzione delle poche Leggi Democratiche esistenti in Italia, ancorata, ancora oggi in vigore, nel sistema economico Statale, alle leggi del fascismo, con i monopoli per i criteri sperequati e la posticipazione del prelievo fiscale, dannosa per tutti, operai ed imprenditori, secondo uno schema classico oggi obsoleto nella realtà.
I Patti Lateranensi sono ancora una palla al piede dell'Italia, e la formazione dei dirigenti è tendenzialmente pedissequa per non dire servile della Chiesa di Stato, dove la laicità o indipendenza delle leggi democratiche scompare sotto il peso del moralismo bigotto e falso del Cristianesimo, come dogma che imprigiona il popolo italiano ad una sudditanza culturale verso il medio oriente.
Il Principio della libertà culturale è inviolabile, come lo è il confine dentro il quale devono rimanere le religioni, in quanto opposte alla libertà di pensiero e di parola con il principio dogmatico a base di esse, per il quale chi non pensa come loro è discriminato o inferiore.
La divinizzazione con i sacramenti imposti per Autorità, a quasi tutta la popolazione italiana, ha determinato una acquiescenza ed incapacità  nella popolazione a discernere la realtà dalle idee, complici i mezzi d'informazione plagiati e manipolati del personalismo dei monopoli economici.

L'Italia è ancora un Paese arretrato e privo di una unità autentica nella tradizione storica e culturale del Paese, che valorizzi i protagonisti artefici dello sviluppo civile culturale, economico e sociale, non di coloro che si appropriano indebitamente delle idee di altri, insultando l'intelligenza della libertà.
Ora e sempre.--X ma  -Legio Italiana--Democratica   d'Europa.

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