APOTEOSI DELLA CIVILTA': IL POTERE OPPOSTO AL LAVORO.

Bo. 13. 4. 15
APOTEOSI DELLA CIVILTA': IL POTERE OPPOSTO AL LAVORO.

Possiamo definire apoteosi della civiltà tutte quelle manifestazioni auto celebrative, che rappresentano una stabilità dei costumi sociali.
Il falso è che non esiste la stabilità intesa come costante sempre eguale a sè stessa, i cambiamenti hanno luogo anche se non registrati dall'autorità alla direzione del paese, perchè di questo si tratta; l'incapacità verticistica di chi non è eletto secondo regole democratiche a confrontarsi con la realtà dei problemi sociali.
Abbiano quindi nell'Europa centrale una affermazione dogmatica della realtà, nella quale certe definizioni sono bandite dal linguaggio corrente, direi censurate e negate come ha fatto Berlusconi per 20 anni sia verso la società italiana, arretrata nelle leggi democratiche e nella giustizia come nei poteri accentrati e verticisti, privi del senso della realtà.
Assistiamo con Berlusconi alla ascesa nell'informazione a quello che è paragonabile con la Roma antica dell'impero,non quella Repubblicana, cioè con persone come Nerone, Caligola ed altri, senza un investimento per il paese che non sia stato per i giochi, televisivi in particolare, un tripudio di giochi e di fesserie del divertimento, mentre sono scomparsi i giochi europei, strano a dirsi della vocazione anti Europea di Berlusconi, valida solo per le coppe calcistiche, cioè per suo tornaconto illegittimo quando entra in politica.
L'apoteosi è la celebrazione di sé stessi, ovvero di quelle Leggi Costituzionali del 1946, ideologiche e false come valore assoluto che hanno trovato una stesura contraddittoria, oggi è diventata la stabilità, con i decreti truffa o Legge.
Tutti coloro che parlano solamente bene della Costituzione lo fanno citando il fascismo precedente, cosa corretta solo in parte, perchè non si vogliono confrontare con i Principi della Democrazia, diffusi nei paesi democratici Europei.
Il potere si differenzia dal lavoro razionale, in quanto il potere opera sempre le scelte pregiudiziali riducendo i problemi, prima di affrontarli e censura, prima tutti quegli esempi che sono opposti al suo interesse personalistico del leader o dell'organizzazione.
Visto che in Italia la differenza tra direzione ed opposizione, non è più di comportamento e di obiettivi è solo una differenza a parole, ragione per la quale la differenza nella realtà, non esiste, è solo una recita farsesca per la stabilità dell'Istituzione dogmatica della Costituzione illegittima per il suo dogmatismo.
La Costituzione democratica non può essere dogmatica, altrimenti si chiama Costituzione religiosa o clericale, diversa ed opposta da quella Democratica.
La differenza tra il potere ed il lavoro economico politico ed amministrativo.
Il potere senza lavoro diventa libero arbitrio personalistico ed irrazionale, ed in quanto tale diventa prassi la contraddizione, cioè le azioni contraddittorie di proporre e disfare con controproposte, così anche il M5S, con il reato di falso in bilancio, che si oppone al suo ripristino, anche parziale, quando in tutte le democrazie è Legge assoluta, anche per i conservatori.
Il Potere diventa una auto celebrazione quando vuole far apparire stabile una situazione che non lo è, come Mussolini nell'ultimo periodo di propaganda celebrativa.
Il potere monolitico e dogmatico ha come obiettivo il controllo coercitivo della popolazione ed i modi più diretti per ottenerlo sono due: obbligare le persone a lavorare molto, oltre la normalità e riempirle di tasse fino all'inverosimile per appropriarsi indebitamente delle loro ricchezze.
Se la logica del potere si dimostra questa è legittimo che tutti vogliono evadere dal potere gerarchico che sfrutta la popolazione, sulla base della falsità del loro impegno e delle false Leggi Costituzionali in vigore, per il suo interesse di gruppo inetto ed inconcludente, da oltre 60 anni, dopo lo sviluppo del Piano Marshall in Italia, terminato nel 1955.
Lo sfacelo di tutte le forze politiche, con la frantumazione e ricomposizione,da F.I., al P.D., con il M5S, sgretolato, dimostra come il concetto gerarchico di potere sia irrazionale  e confusionario, incapace e deficiente, per la sua irrazionalità ad affrontare i problemi sulla base di semplici  Principi Democratici, pochi e chiari per tutti, assoluti nelle regole, senza falsità come le leggi attuali o decreti, perchè il dogmatismo politico è il principio di   falsificazione della realtà come regole di legge, e,  come tale,  il principio di corruzione  diventa legge con la falsificazione della realtà.
In effetti lo sono tutte le trasmissioni politiche senza regole razionali della politica, dove è il conduttore che fa la politica dell'informazione non chi dirige, cioè i politici in scena, l'assurdo del potere televisivo.
Il potere si afferma come opposto alla razionalità del lavoro e sembra legittimo che chi non  ha mai lavorato possa dire la sua, ma che essa diventi la pratica comune della direzione = parole libere, senza ragione collettiva, allora siamo all'assurdo celebrato come realtà.
La cosa diventa pericolosa se nel pianeta alla crisi economica si somma anche la crisi delle risorse planetarie.
 Quindi tacciare di stupidità politica, non di ignoranza, sia  Grillo e Casaleggio, come Berlusconi e Renzi  ( delegato per procura a fare una Legge elettorale); questo è il meno,  come con persone come Santoro e Travaglio che fanno sfoggio di arguzia fine a sè stessa se non affronta il problema, un servilismo a Berlusconi ed al clero con stereotipi  obsoleti e controproducenti, in quanto criticandola solamente, con il solo fine di dichiarazione di intenti, affermano la stabilità del sistema di potere dogmatico, con la confusione delle informazioni in modo irrazionale ed asfittico per il paese e per l'Europa.
L'Italia con il clericalismo al governo è sicuramente il paese più reazionario contro la Democrazia, in quanto la Democrazia è il sistema razionale fondato sul lavoro direttivo/dipendente, con leggi eguali per tutti, chiare e poche ma fondamentali per lo sviluppo delle persone e del paese.
Ora e sempre..Xma   Legio Italiana  Democratica  d'Europa.

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