ETICA E MORALE nella SOCIETA' ITALIANA.

Bo. 15. 3. 15
ETICA E MORALE nella SOCIETA' ITALIANA.

Etica come insieme di regole razionali dalle quali dipende la libertà delle singole persone, uomo e donna, intesa come limite razionale delle libertà possibili, tra la specie umana e tra essa e la natura.
L'etica dipende perciò dalle spiegazioni razionali che la scienza e la tecnica hanno prodotto come logiche di pensiero e comportamento della specie umana nella natura.
Per fare un esempio, i mezzi di trasporto,regole e divieti, ovvero doveri e diritti: simultanei ed obbligatori.
Il dovere di ogni persona equivale al diritto di tutti, ovvero circolare alla propria destra della strada e sorpassare alla sinistra. la regola ha sempre un doppio valore, per ognuno e per tutti, ed essa è inconfutabile come Legge eguale per tutti ed indispensabile,necessaria e sufficiente, per la sopravvivenza di ciascuno.
La prima regola dell'Etica, o principio eguale per tutti ed in quanto tale non esistono eccezioni o regole  opposte entro i limiti definiti dalla geografia o confini della società, che oggi è il pianeta.
La morale, in quanto diversa, opposta e complementare, non ammette regole universali eguali per tutti, come nel comportamento sociale, in quanto la morale è l'insieme di norme, valori e costumi di un gruppo sociale limitato.
In entrambi i casi, etico e morale, esse sono le regole che definiscono l'identità di gruppi sociali, sia per mezzo di una razionalità estesa a tutti, sia per mezzo di una razionalità limitata, come la morale che ammette la contraddizione come diversità di modi di comportamento.
In entrambi i casi esse sono separate dalla sfera logica del comportamento della specie umana.
La morale rimane confinata nella sfera dei rapporti interpersonali della specie umana, consapevole della capacità superiore alle specie animali, dalla quale ricava benefici, ma ancorata alle relazioni interne,mentre l'etica definisce le relazioni razionali della specie umana in rapporto alla natura, e simultaneamente anche nei rapporti tra la specie, con regole universali che hanno sempre un doppio valore dovere/ diritto, come regola d'obbligo di tutti e per scelta di sopravvivenza di ciascuno.
Le regole sono matematiche e chiare nella loro formula logica che diventa etica di comportamento e fonda la società sulla base del lavoro come razionalità del limite.
La morale si fonda sulla percezione non razionale ma proporzionale dei rapporti di forza nella specie umana, con il pregiudizio di scissione tra la componente debole e forte, che non avviene secondo regole razionali, ma su base pregiudiziale del momento.
La morale appare come regola occasionale dipendente dalle caratteristiche della società nei suoi rapporti con la natura, che offre le possibilità anche a chi non compie un dovere principale per la sopravvivenza.
La morale non riguarda nel modo più assoluto la sfera razionale del lavoro.
La morale riguarda solo la condizione del lavoro, prima e dopo di esso.
L'etica riguarda la sfera del lavoro limitato ed universale della società, e come tale non completo allo stato attuale delle conoscenza della scienza, irrisolte da sempre, e razionalmente conosciute da quasi tremila anni.
Un tempo irrisorio  o breve per lo sviluppo della specie umana, rispetto a 200.000 anni di sviluppo.
L'etica della società si fonda sul comportamento collettivo e personale, come regole di base essenziali; la morale è la sfera del libero arbitrio irrazionale personale in contraddizione limitata con le regole di base.
L'inversione dei due ruoli determina la corruzione del pensiero e delle azioni sociali dei singoli e dei gruppi, dove il ruolo e la funzione delle Leggi sociali come Leggi di natura vengono contraddette ed annullate, ovvero disfatte dall'irrazionalismo o incoscienza dei risultati prive di leggi.
Ogni ideologia ha una morale che nega l'etica delle leggi razionali per l'uso e beneficio irrazionale di pochi, a dispersione o inutilità della conoscenza e del fare sociale per lo sviluppo.
Ogni ideologia, o tutte le ideologie, hanno solo la morale del libero arbitrio personale e di piccolo gruppo, ispirato a comportamenti contraddittori privi delle regole fondamentali, di cui la prima è la proporzionalità sia assoluta che relativa, ed esse non sono in contraddizione distruttiva.
L'Etica contiene razionalmente la proporzionalità: assoluta e relativa delle Leggi o regole eguali per tutti, necessarie alla società oggi non più limitata ad alcune zone del pianeta , ma a tutto il pianeta.
Quindi la necessità di definire le Leggi di natura che mancano, visto il sopravanzare di alcune contraddizioni dovute all'ignoranza della scienza e tecnica.
Ovvero la scienza soggiogata dal fascino del modello dell'esperienza, di carattere morale, non etico, quindi prigioniera e succube del libero arbitrio personale, inteso come libertà, ma altro non è che idea astratta ed avulsa, priva di riferimenti reali in quanto frutto del libero arbitrio personale limitato,  il virtuale senza realtà concreta, legato alla sfera delle relazioni interpersonali.
Ciò avviene dissociandosi dalla realtà naturale del lavoro diretto e tangibile dell'esperimento come prova concreta della logica esplicativa razionale che tutti possono vedere concretamente, ed eguale per tutti nella logica e nella dimostrazione concreta.
La scienza e tecnica ha da sempre avuto questa base, il suo sviluppo è l'insieme delle regole universali usate da Galileo per esteso, con qualche limite.
Ora e sempre--Xma--Legio Italiana-- Democratica d'Europa.

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