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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

APOTEOSI DELLA POLITICA, E DELLA CORRUZIONE: DEI GIOCHI, DELL'USURA E APPROPRIAZIONE INDEBITA DI STATO = CORRUZIONE.

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BO. 30. 3. 15 APOTEOSI DELLA POLITICA, e della CORRUZIONE:  DEI GIOCHI, DELL'USURA E APPROPRIAZIONE INDEBITA DI STATO = CORRUZIONE. Quando la realtà cambia lo vediamo direttamente ed indirettamente per mezzo dell'informazione e della pubblicità. Oggi vanno di moda due parole: crescita e progresso, una la usa il nuovo/ vecchio Presidente e l'altra il capo del Governo italiano Renzi. Costoro si compiacciono della loro convinzione, senza motivo e la propagandano, imponendo la pregiudiziale di evitare i confronti con la realtà. Esempio semplice, se si dice che vi sono state circa 80 mila assunzioni, non si possono tacere i fallimenti, perchè io ho visto chiudere 4 negozi nell'area di 1 Km quadrato, nei mesi del 2015. La imponente e vasta pubblicità dei giochi d'azzardo, quindi, ammettono guadagni illeciti, oltre la misura lecita, definendolo azzardo, così come l'usura è definita tale per il guadagno illecito, o l'appropriazione indebita, assistiamo

DEMOCRAZIA ED APOTEOSI DELLA DEMOCRAZIA = PD.

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BO. 28 . 3. 15 DEMOCRAZIA ED APOTEOSI DELLA DEMOCRAZIA = PD. La Democrazia contemporanea si differenzia da quella antica, greco-romana. per il Principio e Legge secondo la quale le regole o Leggi di Natura essendo eguali per tutti, sono l'essenza stessa della vita materiale, ed in quanto tali regolano la vita della società umana. Le Leggi della natura hanno dei limiti superiore ed inferiore; non ammettono eccezioni le quali sono fuorilegge per principio e per regola. La democrazia nell'antichità ha espulso come sistemi iniqui, quello oligarchico e quello dittatoriale, per fondare la democrazia sull'equilibrio della distribuzione equa tra le famiglie come agglomerato di base, comprensivi degli schiavi. Abolita la schiavitù ed i servi della gleba, vincolati a vita ad un padrone e/o nobile, nella normale vita quotidiana; con lo sviluppo scientifico e tecnico abbiamo avuto lo sviluppo di molte libertà dovute sia alla ricchezza creata sia al tempo impiegato per produrre

IL PRINCIPIO DI OGNI IDEOLOGIA: LA CORRUZIONE DELLA REALTA'.

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Bo. 26. 3. 15 IL PRINCIPIO DI OGNI IDEOLOGIA: LA CORRUZIONE DELLA REALTA'. Il principio di esistenza definisce il fatto che ogni idea esiste se, e solo se, esiste una idea diversa, che di fatto è confrontabile o comparabile solo in parte con la prima idea. L'idea diventa ideologica quando l'organizzazione che la utilizza la innalza sopra ogni ogni cosa facendola diventare l'unica ragione in base alla quale ragionare, disconoscendo, anche se è legittimata solo dalla diversità, le idee diverse come  equazione delle proprie  idee, in quanto confrontabili sullo stesso piano o realtà. Il Principio di esistenza dice che esiste una idea, oggetto ed altro solo se la condizione permette un confronto con altre idee diverse in base a proprietà che cambiano forma e colore. Do esempi ve ne sono infiniti, le scienze e la chimica oggi ne producono varietà infinite, sulla base di idee confrontabili. L'idea isolata, estraniata dalla condizione e dalla comparazione o confro

LE IDEOLOGIE: IL PRINCIPIO ED IL FINE.

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Bo. 24. 3. 25 LE IDEOLOGIE: IL PRINCIPIO ED IL FINE. Le ideologie sono la manifestazione culturale diffusa nel 800-900 in Europa, come modello della realtà. Le ideologie riguardano tutti gli aspetti della società: politica, religiosa, economica e scientifica, o culturale. L'ideologia ha come proprietà fondamentale l'egocentrismo, di sè, come organizzazione del modo di vedere la realtà, e di ognuno dei partecipanti, come trasmittenti. La proprietà dell'egocentrismo, cioè porre le proprie idee come base unica al di sopra di tutte le altre, fa dell'egocentrismo un sistema che giustifica il proprio principio con il proprio fine e viceversa. La formula è il principio giustifica il fine ed il fine giustifica il principio, come organizzazione che partecipa solo per sè stessa e per i propri iscritti. L'egocentrismo ideologico diventa lo specchio piatto ed illusorio verso il quale si guarda, la realtà non ha più alcun interesse, viene dissociata come contraddittoria

Renzi - Grillo : le parole censurate.

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Bo. 22. 3. 15 Renzi e Grillo: le parole censurate. I nuovi politici italiani, leader del partito di Governo e del Movimento di Opposizione, hanno dei comportamenti identici quando devono affrontare una realtà che non gli piace vedere, sentire o  con cui parlare. Le parole censurate sono molte ma le possiamo ridurre al limite a poche perchè indicative: l'elenco inizia con: 1) Destra e sinistra, opposizione.   Nella loro formazione politica non esistono queste posizioni di gruppi, sono solo esterne. 2) Crisi: non se ne parla come oggettiva, fatta di gravi danni alla natura e di conseguenza alla società.   La parola crisi da sola è negativa ed infausta per il politico, vedi Berlusconi. 3) Comunisti e Clericali o DC; parole vietate perchè non si deve tornare al passato con le parole. 4) Le Riforme vanno fatte, ma senza dire che sono una  innovazione Costituzionale radicale, cioè le Riforme in realtà sono un Colpo di Stato politico, come il referendum del 1946 per la Repubbli

Il Principio Etico e quello opposto: morale.

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Bo. 19. 8. 15 Il Principio Etico e quello opposto: morale. Il Principio Etico è relativo ed assoluto nel suo insieme, ed esso riguarda sempre, come punto iniziale e di principio, la responsabilità cosciente e consapevole della persona, donna od uomo che compie l'azione. Nel lavoro, equivalente al rapporto tra specie umana e la natura. La consapevolezza dei metodi e dei risultati è opera dei soggetti, equivalente alla responsabilità delle proprie azioni e dei metodi di lavoro, di chi compie il lavoro ed in ogni momento della propria esistenza. Le regole sono poche e chiare, ed il fatto che non siano conosciute dipende dalla disinformazione culturale che fa divenire i soggetti o persone degli oggetti di manipolazione. L'etica è la relazione diretta tra l'azione, colui o colei che la compie, e coloro come oggetti o soggetti che la ricevono; come atto che ha conseguenza sulla realtà circostante; persone, animali o piante e cose. La morale all'opposto non ritiene m

Etica naturale ed etica della società.

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Bo. 18. 3. 15 Etica naturale ed etica della società. La natura, composta da forme biologiche vegetali ed animali e dalla specie umana, sono tutte soggette ad una regola o Legge di esistenza. La legge di esistenza ha tre fasi:  1) Nascita. 2) Vita. 3) Morte. La riproduzione è la costante, ed insieme variabile, che consente di rendere questo ciclo riprodotto all'infinito, con la condizione di universalità, che comprende i tre stati naturali: terra, aria ed acqua= solido, liquido e gassoso. La condizione di universalità per tutte le specie biologiche è che si possano formare su di un pianeta queste condizioni tra loro proporzionalmente vincolate. L'etica naturale è quindi la definizione razionale della indissociabilità tra: 1) Le condizioni universali del pianeta: i 3 Stati della materia. 2) La condizione di esistenza: delle specie biologiche indissociabili dalle leggi della natura e dalla proporzionalità degli stati naturali. L'etica naturale ci dice esplicitam

ETICA E MORALE nella SOCIETA' ITALIANA.

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Bo. 15. 3. 15 ETICA E MORALE nella SOCIETA' ITALIANA. Etica come insieme di regole razionali dalle quali dipende la libertà delle singole persone, uomo e donna, intesa come limite razionale delle libertà possibili, tra la specie umana e tra essa e la natura. L'etica dipende perciò dalle spiegazioni razionali che la scienza e la tecnica hanno prodotto come logiche di pensiero e comportamento della specie umana nella natura. Per fare un esempio, i mezzi di trasporto,regole e divieti, ovvero doveri e diritti: simultanei ed obbligatori. Il dovere di ogni persona equivale al diritto di tutti, ovvero circolare alla propria destra della strada e sorpassare alla sinistra. la regola ha sempre un doppio valore, per ognuno e per tutti, ed essa è inconfutabile come Legge eguale per tutti ed indispensabile,necessaria e sufficiente, per la sopravvivenza di ciascuno. La prima regola dell'Etica, o principio eguale per tutti ed in quanto tale non esistono eccezioni o regole  oppost

Podemos: la ripetizione del passato ideologico, il pregiudizio sopra ogni legge.

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Bo. 14. 3. 15 Podemos: la ripetizione del passato ideologico, il pregiudizio sopra ogni legge. La riproposizione di una organizzazione politica che si fonda sulla pratica dell'antifascismo, solamente, è pregiudiziale, ciò che non dice è che non si schiera contro il comunismo o socialismo reale, come forme potere anch'esse totalitarie. Questo significa una cosa sola,riproporre l'ideologia come matrice del potere politico e non la Democrazia che si fonda sulle Leggi eguali per tutti ed al di sopra di tutti, cosa che è dimostrata dalla corruzione oggi in Italia nata dalle ideologie, clericale, liberale, comunista e socialista. La proposta Landini neppure è democratica, ritiene gli italiani e sopratutto i lavoratori degli imbecilli, non propone assemblee consultive per la rivoluzione Costituzionale democratica, perché Landini, pur avendo vissuto di assemblee le ha sempre usate solo per affermare la sua idea di FIOM, miopia culturale e politica, che segna la sconfitta dei

Politica ed anti-politica. L'informazione pubblica.

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Bo. 13. 3. 2015 Politica ed anti-politica. L'informazione pubblica. La politica ha un solo significato, le sue falsificazioni sono innumerevoli. Come si descrive la parola "politica". La politica = arte o scienza del governo. La politica = scienza e tecnica dell'organizzazione. La politica =  dal greco: modalità di governo. Queste sono le definizioni più comuni del 1900, ancora oggi in vigore in parte. La politica è la descrizione dei problemi collettivi e le proposte di soluzione, le quali sono obiettivi di governo. La politica = Principi e leggi proporzionali ed eguali per tutti, sulla base dei quali descrivere la realtà. La politica; come lavoro di descrizione estensiva dei problemi e soluzione di sintesi matematica, con proposte efficaci : è il sistema di relazioni fondato sulle regole della natura che sono l'essenza della vita su questo pianeta, ed esse hanno valore collettivo sociale sia planetario che locale. Nell'informazione pubbli

La riforma elettorale e del sistema politico: progresso o regresso di Renzi.

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Bo. 11. 3. 15 La riforma elettorale e del sistema politico: progresso o regresso di Renzi.    Renzi ed i suoi amici del quartierino politico sono rimasti soli, con la servitù dei rottamati, a sostenere che questo pateracchio è una riforma; che in realtà, per l'accorpamento dei poteri esecutivo e legislativo, diventa un colpo di stato clericale simile a quello fascista. La tragedia però, questa volta, non viene dall'interno ma dall'esterno con l'invasione dei poveri o finti poveri, ovvero i clandestini, e data la crescita demografica incontrollabile si deve pensare a forme di autodifesa legittima, oltre il clericalismo della povertà ipocrita. Il progresso per Renzi è concentrare il potere in mano ad un solo gruppo politico, il suo, con il beneplacito di Berlusconi, che per finta fa l'oppositore inducendo " i sinistri" di Vendola a votare a favore ed il gioco è fatto; la stupidità è vincente. In tutte le epoche storiche la concentrazione dei poteri h

Ricchezza e povertà: o = ideologie e libertà.

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BO. 8. 3. 15 Ricchezza e povertà: o =  ideologie e libertà. In questo modo ho definito una precisa equazione estensiva, con l'uso delle parole, se dovessi fare una sintesi la posso esprimere con delle frazioni in quanto ogni parola è indissociabile dall'altra ed opposta in simultanea. La ricchezza esiste come accumulazione di "oggetti" perché esiste una scarsa o minima accumulazione: la massima accumulazione di oggetti = ricchezza, la quasi inesistente accumulazione di oggetti = povertà. La massima accumulazione di ideologie equivale alla accumulazione di idee contrapposte tra loro ed identiche nel principio, che solo una deve prevalere, mentre la libertà esiste se, e solo se, esistono le idee sono diverse ed opposte, indispensabili l'una all'altra, ma è inaccettabile che una sola possa prevalere in quanto la conseguenza sarebbe che tutti sono poveri e la ricchezza sarebbe inutile perchè nessuno la riconosce, essendo tutti poveri o condizione di povert

Reddito di cittadinanza: la proposta scriteriata del M5S e Grillo, ha effetto controproducente.

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Bo. 6. 3. 15 Reddito di cittadinanza: la proposta scriteriata del M5S e Grillo, ha effetto controproducente. Si vede su internet la proposta del M5S, sovrabbondante e retorica nella presentazione, quanto priva dei principi di proporzionalità come criteri guida per una distribuzione sociale  equa verso i cittadini italiani in primo luogo ed agli immigrati  regolari in secondo. La condizione iniziale è che tutta la manovra dipende dall'INPS, criterio totalitario e democristiano da prima repubblica, opposto alla libertà di autogestione sociale con la creazione di strutture di deposito tutelato di accantonamento, favorendo un ruolo di equo profitto delle banche di depositi. Inoltre il sostegno ai giovani studenti universitari è inaccettabile se non si rompe il muro del numero chiuso pregiudiziale. Il reddito minimo riguarda solamente i lavoratori che hanno compiuto almeno 25 anni di lavoro, e si trovano in uno stato di disoccupazione permanente causa la crisi della società.

Politica e Libertà: Clericalismo ed anticlericalismo.

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Bo. 1. 3. 15 Politica e libertà: clericalismo ed anticlericalismo. In Italia la parola libertà è censurata dalla cultura clericale ed anti perchè essa definisce nella storia umana l'affermazione della civiltà industriale moderna come democrazia dei Doveri-Diritti, in primo luogo essa nasce dalla definizione limitata dei doveri  eguali per tutti nella società e per la società. In Italia si è sviluppata, una ignoranza dei doveri democratici dovuta a censura politica e culturale, una mancanza di conoscenza della cultura Europea della politica e della società, perchè la direzione politica italiana ha sempre vietato tacitamente di ampliare il confronto con gli altri paesi vicini. Sembra ridicolo e stupido, ma la politica clericale è stata ed è questa la censura della conoscenza della realtà come insieme di regole eguali per tutti. La cultura clericale ammette sempre, per principio e pregiudizio, l'eccezione a qualsiasi regola o Legge: anche se non esiste nessuna eccezione,