La cultura politica Italiana: la maschera del clericalismo.3 bis)

Bo.13.6.14

La cultura politica italiana: la maschera del clericalismo.3 bis)

Tra i diversi fenomeni sociali della crisi che stiamo vivendo, tra i quali, la crisi delle idealità ed ideologie politiche, possiamo vedere l'estendersi di " maschere" politiche, personalizzate a seconda dei soggetti protagonisti.
Abbiamo il Movim. 5S, che sventola bandiere di giustizia, si, ma contro l'Europa, esattamente come il clericalismo della fine 800, dove l'Italia era ed è un'altra cosa, rispetto all'Europa degli Stati.
La scomparsa della DC per corruzione, sarebbe come dire, la scomparsa del clericalismo dalla politica italiana, ma allora dovevano scomparire anche quelli del PCI, per fallimento politico.
In entrambi i casi non è stato così, perchè i primi, mantenendo intatte le loro "correnti" politiche o lobby economiche di Stato, si sono suddivise i settori dello Stato, Cultura, sanità, industria ed altro.
I secondi fallita l'ideologia comunista, si sono riciclati come Democratici, per giunta hanno trasposto l'idea di sinistra nella Democrazia, che nulla ha che fare con questo concetto, ma l'ignoranza clericale italiana, base culturale eguale per tutti fin dall'infanzia ha avuto il suo effetto distorcente.
Il risultato con la creazione di Forza Italia che recuperava anche le vecchie ideologie reazionarie di matrice fascista,culturalmente arretrate diventava completo.
L'effetto della presenza di Forza Italia ha funzionato simultaneamente per legittimare il PD di sinistra mantenendo le correnti democristiane, come lobby dell'economia di Stato, le quali cedevano il controllo delle televisioni a FI.
Il patto economico è stato avvallato da questi soggetti, per cui, se prima vi erano solo dei corrotti ora l'intero sistema fondato sui Decreti Legge, che tali non sono, funzionava da in modo corruttivo, sia della Costituzione che della società.
Il compromesso sociale fondato sul mascheramento della realtà, di corruzione e fallimenti, dei protagonisti aveva trovato un volto nuovo in Berlusconi,artefice della privatizzazione della politica, per fini utilitaristici personali, l'apoteosi della Repubblica economica di stampo Romano Impero, ed anche l'affermazione, unica nella storia del pieno controllo dell'Italia da parte del Clericalismo come sistema culturale deforme e deformante la realtà per mezzo della corruzione, non solo economica, ma anche culturale ed etica.
Il Clericalismo, per mezzo delle correnti DC, diventate lobby o gruppi economici di pressione e di influenza culturale, che rifiuta la cultura laica od estranea alla chiesa di Stato, come organizzazione superiore a quella Italiana.
La matrice culturale di Benedetto Croce pare scomparire, come quella della nobiltà laica ed avversaria del clero come potere temporale usato, ma non ammesso come protagonista.
La Chiesa di Stato del Vaticano realizza il pieno controllo e l'egemonia culturale ad opera del fallimentare progetto politico di D'Alema, Bersani, e del demagogico Veltroni, la cui laicità viene regalata o svenduta alla corrente DC, di Andreotti, rappresentata da Prodi.
In questo ventennio di trionfo delle correnti DC, per il loro primato culturale, dove il pietismo, le elemosine e le concessioni politiche e sociali, diventano lo strumento per negare la precedente esperienza storica della Repubblica per mezzo della negazione dei diritti politici, delle libertà, con l'affermazione di un sistema controllato in tutti i settori dal clericalismo, come rifiuto della Democrazia, sistema rappresentativo fondato  sulla libertà.
Il sistema elettorale del " porcellum", ed oggi Italicum, sono il flagello della Democrazia, operata dal clericalismo, come malattia culturale corruttiva improntata al falso pietismo, che rinnega anche la funzione dello Stato sociale del dopoguerra, il cui obiettivo è la salvaguardia del sistema culturale religioso irrazionale ed asfittico che fa della divinizzazione degli iscritti alla religione, lo strumento pregiudiziale per svilire la libertà, opprimendola con tasse esorbitanti, per poi realizzare chiese e monumenti religiosi oltremodo dispersivi, ma che realizzano il concetto di superiorità divina per mezzo di nuovi e più avanzati edifici, dentro i quali celebrare la propria conquista dell'Italia dopo oltre 1500 anni.
La razionalità, come cultura dialettica, reale delle possibilità, si frantuma contro il dilagare del finto permissivismo di Renzi, come di Grillo, il cui conservatorismo dei poteri personalistici sopravanza qualsiasi Legge, anche quelle della natura e della scienza.
Il primato clericale è il primato della corruzione, che è al tempo stesso primato di stupidità, perchè non sanno contare nella realtà gli effetti del loro operato sull'economia.
Da 40 anni parlano di riforme, ma nessuno cita mai i principi sulla base dei quali le riforme della Repubblica diventano Democratiche, la maschera delle parole e della televisione finisce per confondere  i cittadini ed abitanti, senonché la realtà peggiora tendenzialmente.
Ora e sempre.  X --Legio -- Italica  - d'Europa.


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