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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Leggi e Libertà.

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Bo.  30.6.14 Leggi e Libertà. Leggi e Libertà. La Legge è la definizione dei PRINCIPI E REGOLE, sulla base dei quali e delle quali, vivere in una società. I Principi sono enunciati semplici raccolti in una Costituzione, come ad esempio che la società è fondata sul lavoro, senza specificare se libero o costretto. Le regole diventano le definizioni dei comportamenti o condotta dei cittadini, sia dalla circolazione delle auto, con sistema destra- sinistra. sia alla elezione dei dirigenti del paese, sia locali, nel Comune, sia nazionali, nel Parlamento. Le Leggi definiscono i modi con i quali si esercita la Libertà. La Libertà del singolo è uguale per tutti, non esiste differenza sociale che sia pregiudiziale, il pregiudizio deve essere punito per legge. La Legge definisce i Limiti oggettivi oltre i quali la Libertà uguale per tutti si trasforma in Libero arbitrio, assoluto o relativo. Cos'è il Libero arbitrio opposto ed  inverso alla Libertà? Il Libero arbitri

Renzi: libertà o corruzione, di pensiero?

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Bo. 28.6.14 Renzi: libertà o corruzione, di pensiero? Renzi, sembra riscuotere il consenso della Germania, con l'idea di flessibilità, trita e ritrita, ormai desueta ed obsoleta, venduta  oggi come panacea dei mali dell'Europa, chissà dov'era Renzi 20 anni fa, o se ha studiato l'economia europea? I paesi meno convinti, Francia, Spagna e contrari Inghilterra. Mi pare che siamo alle solite posizioni, soliti intrighi esplicativi, sempre più tortuosi ed illusori. L'Unità Europea si fa prima sulla base di Principi politici e culturali eguali per tutti,sulla base della razionalità dell'esperienza aggiornata dagli errori. La situazione non procede in questo senso, anche per l'enfasi Italiana, dietro la quale si cela, come sempre, da 60 anni, il conservatorismo clericale, simile alle imprese del Re spagnolo, se i giornalisti, e Berlusconi, le volessero scoprire. Ma la situazione cambia in Italia, ed il disappunto di Renzi è glaciale nella sua formalità, ri

Libertà ed Ideologie.

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Bo. 27.6.14 Libertà ed ideologie. Nonostante le primarie il PD rimane un partito o organizzazione fortemente ideologica, di stampo clericale, visto il ritardo con il quale vuole affrontare la crisi che permane dal oltre 5 anni, ed il ritardo diventa prassi anche per il M5S. Il ritardo congenito dell'iniziativa è una prassi conservatrice per evitare cambiamenti che indeboliscano o debilitano i dirigenti attuali. Dato il criterio del ritardo possiamo dire che sono conservatori PD, FI, M5S, ed anche gli altri, sia definiti di sinistra che di destra, hanno tutti l'obiettivo di mantenere inalterato l'assetto del sistema elettorale e politico, salvo qualche risparmio usato come propaganda. L'ideologia è la necessità di contraffazione reale delle azioni politiche, da parte delle organizzazioni politiche presenti in parlamento, che usano come maggiore privilegio il numero sproporzionato di candidati, ai quali per farli diventare conservatori del regime vengono elargi

Riforma e Libertà.

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Bo. 26.6.14 Riforma e Libertà. Sembra un cedimento, in realtà è una vittoria del metodo di riformare le cose, l'incontro tra Renzi e Grillo,in sostanza ripristinare o controriforma, quel criterio che esisteva con la Prima Repubblica, quindi non è un passo avanti,anzi un ritorno all'antico. Il Riformismo nasce nell'Italia alla fine dell'800 e con la conclusione della Prima guerra mondiale, per uso del Partito di Azione, o cattolico - clericale. Il concetto di Riforma, esprime un principio di stampo clericale, sulla base del quale, se tutti nascono con il peccato originale, ed in colpa, allora non possono fare altro che organizzarsi commettendo errori, che solo una riforma può accomodare. Quindi il punto di vista clericale, che per principio diventa universale e singolare = per tutti, si traduce come: nasce con il principio culturale della colpa, come difetto intrinseco alla specie umana, al quale la chiesa deve porre rimedio, con il suo intervento di controllo e

Preferenze o libere scelte.

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Bo. 25.6.14 Preferenze o libere scelte.                                                                                               Il criterio delle preferenze in uso nella politica Italiana dal dopoguerra ad oggi, indica chiaramente coloro che affiancano il leader o il primo dirigente di un partito o di una corrente o gruppo, quindi l'indicazione di persone subalterne al dirigente che con un eufemismo chiamiamo preferenze. Diversamente si chiede di fare una libera scelta di persone che per le loro capacità appartengono si a qualche gruppo politico, ma non ne sono condizionate al punto tale da stravolgere le regole per ordine del loro dirigente, come è avvenuto per Berlusconi, in molti casi, e può avvenire con             chiunque sulla base di una regola errata.                                                                                               Ma questo implica una revisione Costituzionale che delega a Senatori dei compiti specifici ed una autonomia di

Crisi e Riforme : il metodo democratico e Renzi.

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Bo.22.6.14 Crisi e Riforme: il metodo democratico e Renzi. In parole semplici Renzi voleva rottamare e ci riesce rottamando la Democrazia o il sistema democratico a favore di quello repubblicano clericale. Il PD come "partito", o come organizzazione laica e libera non esiste più. Governare un paese, mentre le crisi politico economiche aumentano nel mondo è cosa assai difficile e necessita un forte convincimento nel modo di coalizzare gli abitanti Italiani attorno ad obiettivi legittimi di sviluppo, come la manutenzione degli Appennini e delle Alpi. La bonifica di vaste aree inquinate e  recuperabili alla coltivazione, così come lo smaltimento razionale non tossico dei rifiuti. La fruizione non ingessata e stereotipata della cultura dei musei, non solo quella religiosa, che se andiamo a vedere ha speso miliardi per rinnovarsi e lo sà solo lo Stato Italiano e la Banca Vaticana da dove provengono tutti quei soldi. Adesso impariamo che non è più un governo di emergenza p

Riforme,Libertà e Referendum.

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Bo. 23. 6.14 Riforme,Libertà e Referendum. Non esiste alcuna possibilità coerente e legittima della Modifica radicale della Costituzione senza un referendum abrogativo degli articoli Costituzionali invalidati da Proposte Politiche, come la Legge elettorale del Porcellum, oggi Italicun o flagellum. L'idea di cambiare le Stato sociale ed Istituzionale a colpi propagandistici, di Riforme fatte per Decreti legge è quanto di più assurdo e screditante l'Italia. Le idee Politiche di Renzi non sono coerenti con la proposta iniziale di rottamazione dei precedenti dirigenti del PD, in particolare del gruppo degli ex comunisti, D'Alema, Bersani, proposta fatta da un ex DC, come Renzi della corrente di Andreotti. Ora si tratta di capire se la rottamazione dei ex dirigenti comunisti di vecchio ed inutile stampo per la Democrazia, sia equivalente alla rottamazione della pratica della corruzione come modalità di governo della DC. Renzi, non si pronuncia in modo chiaro, ma agisce

RIFORMA E CONTRORIFORMA di Renzi.

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Bo. 21.6.14 RIFORMA E CONTRORIFORMA di Renzi. Il termine riforma è di origine politico religioso e stabilisce il rinnovamento di un ordine organizzativo  religioso, sulla base di nuovi e più chiari valori politici o ideali. Le riforme, come quella Protestante e Luterana, come quella Anglicana; sono una rottura dei principi precedenti che non funzionavano più correttamente, o data dal fatto che la loro funzione era superata dallo sviluppo sociale. In Italia abbiamo assistito ad una controriforma del sistema Repubblicano della elezione diretta dei deputati, fatta da Berlusconi, per maggioranza, quindi Incostituzionale per Diritto ed antidemocratica per Principio. La controriforma politica di Berlusconi, ovvero clericali ed alleati, prevedeva e prevede, la cancellazione della libera scelta diretta del Deputato/a , da parte degli abitanti. Questa é la controriforma di Berlusconi, che privilegia all'opposto la votazione solo del leader, o in questo caso diventa gerarca autorit

Senato e Presidente: il dogma Politico.

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Bo. 20.6.14 Senato e presidente : il dogma Politico. Nell'Europa imperversa un dogmatismo culturale che pervade le società più avanzate, quelle democratiche in particolare, artefici teoriche e pratiche,dello sviluppo del secolo 900, nonostante due guerre mondiali ed altre limitate. In Italia il dogmatismo culturale che ha diverse facce poliedriche, non una sola come quella artificiosa di Renzi, il poverino non si capacita della sua povertà e sbraita in continuazione ed in modo garbato, mentre Grillo, lo fa sgarbatamente. Sempre dogmatici della politica sono rimasti, perchè in effetti non pare a nessuno dei due di dover affrontare il tema riforme, nei suoi due aspetti: Costituzionale e Legislativo, senza chiamare al confronto con gli abitanti. Il tema dello svuotamento del ruolo del Senato, storicamente eletto per libera scelta a rappresentare l'Italia della Libertà e del Lavoro, nato per contrastare i poteri forti; quelli dei Monopoli, sia di Stato che Privati, contro i

Senato e Democrazia.

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Bo. 19.6.14   Senato e Democrazia. L'oggettività esiste: essa si concretizza nella eliminazione del Senato, storicamente avversario del potere assoluto, composto dalla rappresentazione della parte più ricca e colta della società. L'avvento della crescita  demografica eccezionale degli ultimi 2 secoli non cambia il ruolo e la funzione del Senato, anzi dopo le esperienze totalitarie disastrose del 900  in Europa vi è la necessità di rafforzare questa Istituzione, come unica e legittima a difendere gli interessi di tutti sopra gli interessi di piccoli gruppi che vogliono affermare un potere assoluto di pochi. Renzi è di fatto subalterno ed infido, quanto incoerente ed incapace perché dietro l'apparenza della democraticità delle sue parole, si piega supinamente agli interessi di Berlusconi sulle questioni di principio. Il PD è solo una sigla incoerente di contraddizioni ed ignoranza, che finge di sapere e di fare, come governare il paese. Le Riforme Costituzionali

Democrazia Italiana ed ideologia clericale.

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Bo. 17.6.14

La cultura politica italiana, e le Democrazie d'Europa.

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Bo. 16.6.14

La cultura politica Italiana: la maschera del clericalismo.3 bis)

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Bo.13.6.14 La cultura politica italiana: la maschera del clericalismo.3 bis) Tra i diversi fenomeni sociali della crisi che stiamo vivendo, tra i quali, la crisi delle idealità ed ideologie politiche, possiamo vedere l'estendersi di " maschere" politiche, personalizzate a seconda dei soggetti protagonisti. Abbiamo il Movim. 5S, che sventola bandiere di giustizia, si, ma contro l'Europa, esattamente come il clericalismo della fine 800, dove l'Italia era ed è un'altra cosa, rispetto all'Europa degli Stati. La scomparsa della DC per corruzione, sarebbe come dire, la scomparsa del clericalismo dalla politica italiana, ma allora dovevano scomparire anche quelli del PCI, per fallimento politico. In entrambi i casi non è stato così, perchè i primi, mantenendo intatte le loro "correnti" politiche o lobby economiche di Stato, si sono suddivise i settori dello Stato, Cultura, sanità, industria ed altro. I secondi fallita l'ideologia comunista

La cultura politica Italiana: il dogmatismo clericale. 3)

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Bo. 12.6.14 La cultura politica italiana: il dogmatismo clericale.3) A prescindere dalle apparenze politiche idealistiche propagandate dalla DC per oltre 50 anni, il dogma clericale sopravvive dietro il concetto di moderati, il quale raccoglie le diverse correnti della ex DC, tuttora funzionanti sotto diversi stendardi politici, in particolare PD e Forza Italia. Il dogma clericale è il più antico e potente che possa esistere nelle attuali civiltà, il dogma si riassume in un concetto di base. Il concetto è : la divinizzazione della gente comune per mezzo della religione cristiana e cattolica, per mezzo della quale si afferma che  tutta le gente diventa figlia di Dio, quindi divinità vivente se abbraccia la fede cristiana, o in quanto la abbraccia si perviene ad un domani anche dopo la morte, che è rappresentato dal paradiso. Per coloro che non abbracciano la fede esiste l'inferno. Il dogma è quindi un sistema premiante e punitivo, in assoluto, quindi discriminante, per l&#

La cultura politica italiana: i Principi Clericali e caratteristiche.2)

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Bo. 11.6.14 La cultura politica italiana: i Principi Clericali e caratteristiche.2) In Italia, nel rapporto tra Stato e Chiesa di Stato vige ancora, nelle sue linee di fondo, il Patto Gentiloni del 1912, considerando che la Chiesa cattolica Italiana rifiuta il riconoscimento dell'Unità d'Italia, nella forma della Monarchia Repubblicana, per oltre 50 anni, dopo l'Unità, organizzandosi in modo separato, nelle scuole e nelle attività sociali, dal resto del paese. La partecipazione diretta dell'organizzazione religiosa alla politica inizia nel 1919, quando in Europa aleggia la paura della rivoluzione "proletaria" avvenuta nella Russia arretrata. La cultura politica clericale si divide sempre in destra e sinistra a seconda dell'intervento del Papa al quale è riconosciuto il dogma dell'infallibilità, alla fine dell'800. Il conflitto tra Stato e Chiesa riguarda tutte le attività economiche e sociali, scuola ed altro, che lo Stato Pontificio prima

La cultura politica italiana ed il sacramento della confessione.1°)

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Bo. 10.6.14 La cultura politica italiana ed il sacramento della confessione. 1°) Il sacramento della confessione si fonda sulla inosservanza ed osservanza di regole precise, che sono 12: 1) Idolatria, 2) Magia, stregoneria,3) Avarizia, 4) Furto, 5) Invidia ed avidità, 6) Falso, ipocrita, calunnia, 7) Ribellione,perversità, 8) Orgoglio, vanità, arroganza,9) Follia, 10) Ubriachezza,              11) Adulterio ed omosessualità. Le penitenze variavano a seconda della civiltà o stato, e per alcune non esiste penitenza come l'omicidio e l'adulterio, perché imperdonabili, in passato. Oggi la Chiesa di Stato Italiana si propone come autorità morale unica e superiore in nome della fede nel Cristo, definito il " Salvatore", per le sue aspirazioni. La religione Cattolica diventa di Stato, dell'Impero Romano con l'Imperatore Costantino nel 324 d.C. trasformandola da culto degli schiavi, in particolare, a culto ufficiale dell'Impero, con l'opposizione del

L'identità politica Italiana.

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Bo. 9.6.14 L'identità Politica Italiana. Quando si definisce l'identità politica, si descrive quell'insieme di Principi di base e Leggi fondamentali, per mezzo delle quali il paese viene governato e si autogoverna. Quando non vi è coerenza tra Principi ed azione politica, come tra Leggi ed azione politica, così come tra Principi e Leggi, allora subentrano fattori di crisi che sfociano nell'irrazionalismo dei comportamenti personali e collettivi , con un falso senso della Libertà di scelta. I Principi della nostra Costituzione non sono tanti, solo uno, ed assoluto, il lavoro, come se fosse un concetto astratto, non una condizione materiale dei rapporti oggettivi tra la specie umana e la natura per mezzo di strumenti e di una organizzazione sociale basata sulla razionalità organizzativa del lavoro. Il Lavoro, senza una condizione che lo definisce, diventa un concetto  assoluto che nega la funzione stessa del lavoro, razionale e relativo, come esercizio creativo, l

Renzi e Grillo:contro ladri ed " incapaci".

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Bo. 8.6.14 Renzi e Grillo: contro ladri ed" incapaci". Oggi in Italia si perde la contabilità delle truffe amministrative di bilancio, anche perché non sono più un reato, ed il bilancio è sia pubblico che privato, ma esiste ancora il reato di corruzione, che negli altri paesi Europei è severamente e rigorosamente perseguito verso i Politici che sono coloro che usano il denaro di tutti per fare il loro lavoro amministrativo della politica. Nessun privilegio, nessun abuso, nessun pregiudizio, del sistema politico Democratico, ma in Italia persiste il sistema politico Repubblicano a senso unico, cioè gerarchico. La corruzione, come le truffe, i privilegi, i pregiudizi, le censure, la morale nasce o nascono dall'incapacità di sapere cos'è il lavoro in questa epoca, non quella di 2000 anni fa. Renzi come Grillo sembrano i politici che hanno un farmaco buono per tutti i malfunzionamenti: il farmaco si chiama: riforme e provvedimenti non urgenti, come Leggi adeguat

Renzi: ogni giorno un proclama.

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Bo. 7-6-14 Renzi: ogni giorno un proclama. La modalità politica della rottamazione del vecchio, solo a parole e tante, diventa per Renzi  la dichiarazione  apologetica a favore di quello che si dovrebbe fare, ma non si esprime  contro, sarebbe la critica, che però non esercita. Se fosse vero che la capacità critica è il sale dell'intelligenza allora per i nostri politici il voto sarebbe solo una bocciatura. Ma le capacità di Renzi si svolgono in un continuo andirivieni di proposte, senza mai fuoriuscire dai canoni della politica tradizionale usata dalla Democrazia Cristiana per 65 anni; le riforme proposte dai dirigenti politici. La contraddizione è che questo parlamento è illegittimo, come lo sono le Leggi ed i Decreti Legge anticostituzionali della legge o sistema elettorale. Questa non è una critica, è la presa d'atto dell'incostituzionalità di una situazione che deve essere risolta. Le possibili risoluzioni sono due: o si procede con il metodo dirigistico, gera

Il Principio dell'ordine e del disordine.

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Bo. 6.6.14 Il Principio dell'ordine e del disordine. La cosa più comune delle società moderne è l'ordine e le pulizie. L'ordine  principale, comune a tutti, è l'ordine della circolazione stradale, moto delle persone e cose, che ha una sola regola di base, senza eccezioni, e le regole secondarie con variabili. La regola principale di circolazione, in Europa, è: si circola mantenendo la destra, banale, ovvio e sicuro per tutti. Quindi il principio è condiviso da tutti, perchè razionale nella sua garanzia di sopravvivenza, così come lo sono le regole secondarie, semaforo e dare la precedenza. L'ordine razionale è nel senso comune la regola semplice e diretta condivisa da tutti. La Regola o Legge è al di sopra di tutti, ed in quanto razionale garantisce tutti, quindi nessuna difficoltà a seguirla. La natura è fondata sulle regole semplici eguali per tutti, per vivere, la specie umana necessita aria pulita, acqua e cibo, come pure le varie specie animali, ad e

Democrazia: ordine superiore eguale per tutti.

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Bo. 5.6.14 Democrazia: ordine superiore eguale per tutti. Il sistema Democratico per mezzo della rappresentazione diretta e libera degli interessi, con l'elezione per delega limitata ad un Deputato/a. Sembra facile dire questo, ma la condizione indispensabile diventano i Principi e le Leggi della Costituzione, per mezzo dei quali definire i limiti della Repubblica, come poteri assoluti, limitati e  ristretti dello Stato  Italiano, sociale e democratico fondato sul lavoro e la libertà. Il Libero mercato non deve essere in alcun modo soggetto a monopoli, sia pubblici che privati, salvaguardando l'esigenza per tutti di accedere a servizi sanitari e scolastici, come alle risorse naturali, acqua e, banale dirlo, aria pulita, come i prodotti naturali non modificati artificiosamente. Il Principio della Libertà assoluta è vietato come assolutismo economico, che condiziona ed assoggetta le Libertà, privando della ragione coloro che sono sottomessi, equivale ad avere un solo pr

La Repubblica: come disordine legale incoerente.

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Bo. 7.6.14 La Repubblica: come disordine legale incoerente. La Costituzione Italiana diventa troppo semplice nelle sue affermazioni assolute, come il 1° Art.  e diventa assai ambigua e confusa, nei termini, quando si tratta del 3° Art. Il parametro di riferimento è classificare la Costituzione Italiana, base della Repubblica, con il criterio dell'analisi logica e quella della descrizione della realtà. Il secondo criterio è quello comparativo con le altre Costituzioni Europee, più avanzate ed evolute sul piano politico. Sarebbe una assurda pregiudiziale, anche pretestuosa, definire  quella Italiana come la migliore, anche se molti clericali lo fanno strumentalmente per il proprio tornaconto. Altro Articolo di stampo assolutistico, l'Art. 5° e l'art. 7°, il ruolo assoluto della Repubblica e quello del rapporto tra Stato e Chiesa riconosciuta come Stato politico, interno. La contraddizione è palese e medioevale, con il mantenimento di uno Stato giuridico improprio,

Grillo: il politico dell'antipolitica.

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Bo. 3.6.14 Grillo: il politico dell'anti  politica. La cosa sembra assurda, perché dire che tutte le attuali formazione politiche devono andare a casa significa non cambiare nulla dicendo l'opposto di coloro che dirigono il paese e  quelli che lo sostengono. In effetti, il grillo, come animale rappresenta simbolicamente il proverbio saggio, quel proverbio difficile da seguire, anzi in alcuni casi impossibile. L'anti politica come strategia politica ammette che vi siano solo le contraddizioni per le quali se uno dice bene l'altro dice male, uno dice più e l'altro meno, tutto diventa l'antitesi di niente: sono equivalenti sul piano logico, e se nel tutto rientra la categoria del fare niente,allora diventa un circolo vizioso. Il niente è opposto al tutto, che vuol dire niente, quando il tutto è niente. Ecco il dialogo Renzi e Grillo, con l'eccezione dei soldi, che li contraddistingue e dimostra la contraddizione, il cui fine è mantenere le cose come so

Renzi: ed il suo lato oscuro.

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Bo. 2.6.14 Renzi: ed il suo lato oscuro. Ciò che risulta evidente dal comportamento di Renzi è che tutto diventa possibile, quando si riesce a fare. Il fatto è che la Riforma istituzionale del sistema elettorale, per Renzi, comporta l'eliminazione del Senato, storico avversario del totalitarismo Fascista, ed ancora prima degli Imperatori di Roma, ed ecco che appare oscuro il progetto personale di Renzi, iniziato con la rottamazione dei vecchi dirigenti del PCI, da Bersani a Dalema, non dice che lui era dirigente DC. Due ideologie politiche che si inter scambiano per non cambiare alcuna Legge di Principio in senso Democratico. Il lato oscuro di Renzi esiste quando dice solo quello che si deve fare, ma non dice mai quello che non si deve più fare, la corruzione, gli interessi personali in luogo pubblico, i privilegi come abusi e pregiudizi, i personalismi sopra la professionalità ed i compromessi come scambio di favori, le clientele come metodo di distribuzione dei lavori. P