Berlusconi: libertà pubblica e libertà privata.

BO. 20.6.13



Berlusconi : libertà pubblica e libertà privata.

Nelle Democrazie Europee  il rapporto tra le due forme di libertà,pubblica e privata, coincide nella definizione del limite che hanno sia l'una e l'altra per coesistere,e non esiste l'una senza l'altra,in una democrazia.
Forse il ragionamento è troppo difficile per la destra e la sinistra italiana,perchè sanno a malapena fare la somma e sottrazione,funziona meglio la testa dei primati che quella delle formazioni politiche estreme italiane ,e ve ne sono tantissime,in svendita,dalle quali attingere per voti comprati o in vendita.
La cosa diventa grave quando non esiste più, chiara e definita, la funzione delle due libertà.
La funzione della libertà pubblica è quella di verificare con il voto, che il procediemnto democratico,elettivo e parlamentare,funzioni correttamente e questo è possibile solo se la scelta,fatta liberamente tra i candidati che si propongono; sia una scelta diretta.
Il sistema elettorale garantisce quella libertà pubblica,minima ,ma indispensabile al funzionamento del sistema democratico,per mezzo della quale la scelta diretta del candidato /a  è   la forma esplicita e coerente della libertà di scelta pubblica eguale per tutti i cittadini/e.
Se il sistema Democratico non garantisce questa procedura è inutile chiamarlo Democratico,perchè falso,si chiama Repubblicano ed è ,in Italia,il modo per affermare il consenso alla organizzazione politica,in quanto tale,non rappresentata da uomini e donne,ma solo dal "capo".
In Italia pertanto esiste un sistema Repubblicano ma non Democratico.... ma Berlusconi non capisce la differenza per il fatto che traspone la organizzazione economico-politica dell'impresa come forma istituzionale collettiva o comunitaria,della società Italiana.
Oltre che ignoranza di principio vi è un vizio grave nel procediemnto in quanto la libertà minima che garantisce tutte le persone ed i Deputati/e non esiste più come rapporto diretto e di confronto collettico della comunità,tutto si deve svolgere passando per il capo dell'organizzazione.
Assurdo ma vero,la strategia Berlusconiana da 20 anni tende a delegittimare la Forma Democratica dei rapporti per adeguarli a quelli economici dell'Italia arretrata e gerarchicamente assillata dal potere come forma ideologica e non pragmatica del lavoro,laico e tecnico,e scientifico.
Con lo sviluppo delle scienze è diventata necessaria una cultura poliedrica ed interdisciplinare che la scuola deve dare come base per i cittadini/e,non lo è stata per la generazione Berlusconiana,ancorate ad una forma Crociana del sapere,rigorosa ma rigida nella divisione dei compiti.
Berlusconi è quindi immaturo culturalemnte come lo è il suo amico Putin quando rifiuta la diminuzione dell'armamento nucleare,colletivo,perchè pregiudizialmente considerato come deterrente alla guerra.
Il principio valido 50 anni fa non lo è oggi per il fatto che India e Cina hanno moltiplicato le testate nucleari,Putin come berlusconi non sanno fare i conti matematici,ma quelli economici per i loro interessi sì,ed essi prevalgono sopra tutti,per questo esiste l'incapacità ad uscire da una crisi Mondiale dell'Economia.
Berlusconi che garantisce la libertà privata,sopra ogni cosa e sopra tutti ha dimostrato che il suo concetto di libertà è riduttivo,drasticamente deforme nella logica,ha prodotto solo  l'arricchimento di qualche famiglia in Più in Italia,a discrezione dei Berlusconi,ed Agnelli,ma ha prodotto un impoveriemnto della società italiana di carattere strutturale assai grave,in funzione di una libertà privatistica e privatizzata che si dimostra monca.come il gigante polifemo, con un occhio solo,interessato più alle sue capre che al resto del mondo.
Il concetto ottocentesco e settecentesco del primato della libertà privata si è dimostrato fallimentare per lo sviluppo delle scienze,della società e della Democrazia,ma ciò a Berlusconi non interessa perchè come gli Agnelli non è un innovatore e non rischia nelle ricerche, vive al traino del lavoro degli altri, dai quali copia,con scarso stile, il lavoro.
L'Italia risulta arretrata in molte parti della società perche vincolata ad una cultura religiosa che fa del monismo il punto centrale ed unico,non certamente quello delle Leggi di Dio,date a Mosè.
Queste leggi sono ancora oggi assai ingombranti, per il carattere fideistico,che richiede una religione fondata sui profeti e figli di "DIO".
La realtà della società in evoluzione richiede un maggiore rispetto delle Leggi che non dei Dogmi celebrati come assoluti,mentre sono solo relativi,perchè devono essere comparati per comprendere il significato.
Così è Belusconi con il suo Dogmatismo ideologico crollato 20 anni or sono,ma ancora mantenuto da personaggi privi di coscienza civile e politica, come D'Alema,che ritiene sè stesso indispensabile sulla scena politica,come lo ritiene Berlusconi di sè stesso.
Il pasticcio Italiano,che se messi a confronto, sarebbe strumentale,servirebbe solo a tenere gli italiani bloccati ad un 20 ennio passato,chiaro che questa classe politca deve essere dismessa immediatamente ed in modo chiaro per gli obiettivi del Paese Italia,di Libertà e Democrazia,come di sviluppo ;il quale è possibile solo cambiando radicalmente il sistema elettorale e politico con poche e semplici regole,come hanno fatto i paesi europei amici,in modo autonomo,prima e dopo la seconda guerra mondiale.
L'Italia con enorme ritardo deve intraprendere questa strada,della Democrazia e della Repubblica simultaneamente,non esiste l'una senza l'altra,ed entrambe hanno limite assoluto:come condizione di esistenza dipendono dal sistema natura con le sue leggi.

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