Il Presidente:Democrazia o Repubblica?

Bo 19.4.13



Il Presidente: Democrazia o Repubblica ?

A tutti gli effetti si percepisce,si intuisce,ci si agita senza conclusione,ci si disperde,ma non si vuole vedere chiaramente la realtà del confronto scontro.
Lo scontro è tra la conservazione di un sistema ancorato alle ideologie,su base falsa,comunista,cattolica e liberista come strumento consensuale e coercitivo per il mantenimento di un sistema politico corrotto,incapace ed inetto nell'assumersi delle responsabilità.
Il paese è bloccato da venti anni in uno stallo,senza sviluppo, che oggi è diventato pericoloso per tutti ,ovviamente tranne gli incoscienti e moderati che non vogliono guardare e conoscere la realtà,non solo quella di casa nostra ma anche quella dei paesi limitrofi.
La cosa assurda è che nessuno parla del terremoto dell'Iran,scala 8,1 della Richter,maggiore dello tsunami della Tailandia ,e dopo non chiediamoci perchè accadono certi integralismi.
La solidarietà a tutt'oggi non si vede ,verso la popolazione colpita. La pietas...
Grillo ed il movimento 5S con la proposta di Rodotà ,anche se forzata,risulta essere legittima e coerente con una impostazione democratica ad elezione diretta dei candidati.
In effetti è il principio della Democrazia,che non esiste più nel porcellum.
Il problema del presidente,comunque si risolva,ha aperto uno spartiacque,tra gli schieramenti ed ha fatto emergere una realtà,i veti democristiani contano,anche se la democrazia cristiana,come i comunisti dovrebbere essere scomparsi con il loro metodo.
La realtà evidenzia che il valore della Democrazia,come potere della competenza diretta,è sconosciuta in Italia.
Ciò che vale sono gli abusi della Repubblica,come poteri dei più forti,per i quali la libertà non serve e non ha senso,come nelle religioni mondiali,ciò che serve è il controllo dei sottoposti.
Perchè,ma perchè si mantiene invariata una gerarchia fondata sulla mistificazione della realtà.
La proposta di Marini ha il carattere di conservazione,quella di Rodotà di innovazione antica come la nostra civiltà,la Democrazia diretta e proporzionalmente corretta,non abusata.
Grillo non cede per la semplice ragione che la sua è la proposta razionalmente corretta per la crisi che stà vivendo il paese,e se esistono dei laici,legati all'etica razionale del lavoro ,sanno che Marini ,con la sua esperienza contrattualistica,e insufficiente ad affrontare temi costituzionali ed etici,della razionalità più generale del lavoro.
Quindi la difesa della libertà democratica è la posta in gioco,che è minima ma indispensabile,come quella dei poteri forti che non diventano assoluti con i monopoli,snaturando il valore della Democrazia a favore della Repubblica.
Grillo ,in mancanza di regole chiare ,ottiene la coerenza del movimento,con la sua forza di convincimento,provvisoriamente è corretta ma non sufficiente.
Ovvio che la parentesi del presidente è il preludio di uno scontro molto più importante che decide del futuro del paese Italia:la riforma elettorale e quella istituzionale del Parlamento,ovvero del sistema politico.
Grillo non si è posto il problema ed arriva impreparato,come il movimento 5S ,a meno che si apra una contraddizione nel PD,sulla base del lavoro e l'etica del lavoro,che è contro l'auroritarismo ed il lassismo corrotto e negligente.
La contraddizione si potrebbe risolvere con la nascita di un nuovo movimento Democratico italiano,con organizzazione,no profit per l'interesse superiore del Paese Italia,per dimostrare che gli interessi personali e di organizzazione non possono e non devono prevalere sui moralismi e sulle politiche demagogiche  delle ideologie del 900.
Ogni base ideologica è di per sè falsa sulla base del fatto che trasforma una componente in un tutto negando l'esistenza degli altri elementi necessari alla dimostrazione della ideologia stessa.
Negando l'esistenza,dell'opposto o diverso, accetta di fatto la sua autorità se è superiore razionalmente,come Bersani  con Berlusconi...
In Democrazia questo gioco delle falsità è superfluo ed inutile perchè dannoso e prevaricatore.
Nel 2000 si apre una nuova epoca e chi lo fa è un comico,denunciando i frutti di un autoritarismo e all'opposto di un lassismo incapace di lavorare anche politicamente in modo corretto per la tecnica,vedasi l'ultima esperienza con Monti che dimostra di non conoscere la realtà del mercato,ma quella della finanza di Berlusconi,in paricolare,un burattino tecnico o viceversa.
Un comico che denuncia la corruzione di principio delle organizzazioni ideologiche,è un grande comico,lo fa sbraitando con i fatti alla ricerca dei principi corretti,volendo unire la comunità italiana....con dei movimenti diversi ovviamente,ma è sempre il moto,quello di Galileo,quindi di sani principi alla partenza....
per quanto vi siano ancora interrogativi da chiarire il fatto di esistere ora: ha cambiato il modo di vedere le cose in molti Italiani. e continua a cambiarle..

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