la moda politica:l'anti-ideologia

bologna 20.11.12

La moda politica italiana:
l'anti-ideologia di Grillo.

Il Grillismo è imperante ed il Grillo è imperatore,invece che senatur.
Quale differenza politica esiste tra Grilli e Bossi:
entrambi avversano il sistema politico centralizzato a Roma,corrotto,lo diceva anche Bossi 15 anni fa.
Non si tratta di esaminare il programma di Grillo solamente,che dice in larga parte delle buone intenzioni,già presenti in altri,non specifica il rapporto dei parlamentari nè il numero di essi che deve essere limitato secondo un criterio razionale,circa la metà.
Quello attuale è spropositato e funzionale al controllo sociale non alla direzione del paese e dei cittadini,è la paura dei politici ideologi che non capiscono razionalmente la realtà,ma ne danno una lettura strumentale ed in funzione del loro interesse particolare di organizzazione o peggio,personalistica,come Di Pietro,ed altri Don Chisciotte.
Ogni organizzazione politica deve essere no profit come requisito per dirigere il paese nell'interesse di tutti,della società e del suo sviluppo,quindi il bilancio pubblico ed annuale deve essere in pareggio.
Grillo con il suo movimento crea ancora quel caos adatto ad annebbiare le capacità di distinguere la realtà delle inefficienze con il dilagare della corruzione come sistema incapace di dare risposte reali a quei problemi del paese che sono urgenti e necessari,come lo smaltimento di tutti i rifiuti,da semplici a quelli tecnologici e quelli tossici.
Le nostre coste fanno letteralmente schifo in diversi punti e la cosa richiede un intervento drastico.
Per questi due motivi ,risanare l'Italia ha un doppio senso e valore,non si possono sprecare ingenti somme di denaro per una agiatezza consumistica che spreca e rovina risorse nella maggior parte dei casi.con deputati indigenti ed assenti.
Ma Grillo fa la battaglia del potere,un grillus anonimus,faccio tutto io quando sono là,ma quando sarà là al potere ed i meccanismi sono identici chi lo sposta per almeno dieci anni come Bossi.
L'anti-ideologia fa chiasso come l'ideologia,ma poco lavoro,perchè la politica sarebbe lavoro razionale,negli altri paesi europei sani democraticamente,con leggi che affondano le radici nell'etica del lavoro e  nel metodo di lavoro scientifico razionalmente organizzato.
In Italia chi ha fatto il 68 è là ,D'Alema e Bersani,si appropriano indebitamente ogni mese di 5000 euro,secondo i criteri europei,destinaiti ad una funzione pubblica di segreteria che non spetta al deputato gestire;alla faccia della Democrazia e dei lavoratori,dei ceti medi e dei moderati,alla faccia dell'autorità.
Non so cosa si intenda per moderati a questo punto,cosa sono un ceto sociale di  drogati della politica.
Non ha senso andare alle elezioni se prima non si pulisce la politica Italiana dalla sporcizia dei metodi di lavoro politico,la richiesta di aiuto all'Europa,Francia,Germania,Inghilterra è legittima.
La proposta di fondare nuove organizzazioni politiche secondo criteri di razioanlità del lavoro e rappresentativi della Democrazia diretta sarebbe un bene per l'Europa e per l'Italia simultaneamente,ma forse non sono troppo ottimista.
La moda dell'anti-ideologia passerà presto ne sono sicuro in quanto la crisi economica mondiale è di proporzioni tali da disilludere tutti i grandi centri finanaziari che fanno del denaro il motore di ogni cosa,non la capacità di lavorare.
Chi commercia deve capire che non ci si può avvantaggiare in modo spropositato ed assurdo,tutte le ricchezze sono innanzitutto materiali,non simboliche come il denaro;quindi se scompaiono cosa  succede?
Oltre ad essere più poveri si apriranno conflitti senza soluzione,quindi ingovernabili perchè privi di prospettive,allora i ricchi cosa faranno di fronte alla possibilità che all'ingovernabilità del pianeta si sostituisca la degenerazione disfattista in alcuni e che porti al collasso.
La guerra termonucleare non ha vinti o vincitori.
Forse l'economia,tranne Nash,non ha compreso la lezione formale dell'esperienza,ragione per la quale nessuno deve essere dominatore assoluto in uno spazio che sia locale o globale,nè tendere ad esserlo perchè questo farà scattare la molla della rivolta,dell'ingovernabilità democratica e  repubblicana che sia.
Se l'Italia politica non fa scelte razionali precise ci troviamo presto in uno stato di ingovernabilità civile tale per cui si perde il controllo dello stato di natura delle cose e di fronte a tanta incuria le soluzioni diventano radicali.
Le sfide sono planetarie e l'Italia deve affrontare le proprie difficoltà altrimenti si va verso una china di depauperamento per incuria,che attira nuovi e più drammatici problemi come l'emigrazione forzata.

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