Italia: Repubblica e Democrazia.

bologna 24.09.2012.

Repubblica e Democrazia : in Italia.

Anche gli argomenti più complessi e articolati possono essere tradotti in sintesi in alcuni semplici principi o leggi.
La cosa che mi accingo a fare, appunto, dando la priorità alla Democrazia come sistema sociale nato prima della Repubblica Romana.
La Democrazia nasce all'inizio della civiltà Greca;è il prodotto di una classe omogenea,le famiglie di proprietari terrieri,anche agricoltori,attorno alla Polis,Città-Stato.
La necessità di coalizzarsi in modo equilibrato per fronteggiare imprevisti esterni ed interni nasce dal più esteso gruppo sociale,le famiglie agricole per tutelare la propria piccola ricchezza contro i grandi proprietari e gli invasori esterni.
La creazione di rappresentanti ,direttamente scelti, in modo proporzionale,sancisce un equilibrio tra chi possiede grandi ricchezze e chi poche;in quanto la rappresentatività è direttamente proporzionale al numero delle famiglie ed inversamente proporzionale alla quantità di terra posseduta.
Non vi sono pregiudiziali verso le donne,ma non sono considerati gli schiavi ovviamente,la rappresentazione proporzionale non è priva di difetti.
La sostanza è che questo meccanismo favorisce lo sviluppo sociale,lo incrementa ed in seguito si assite all'estendersi della rappresentatività ad altre classi sociali della Città,come artigiani,commercianti ed altri.
Il governo della Polis,cioè del bene comune,viene esercitato nell'agorà,da tutti i cittadini.
Il Principio fondamentale della Democrazia è la Rappresentatività diretta e proporzionale,senza pregiudizio.
Il meccanismo rappresentativo funziona efficacemente come coesione interna ed esterna della Polis,garantendo la massima libertà alle unità di base della società greca le Città-Stato di cui Atene e Sparta sono gli esempi più famosi.
Vi è da sottolineare che il sistema rappresentativo permea tutta la società e la cultura graca,è anche il meccanismo della matematica e della scienza,che con Euclide ed Aristotele,insieme ad Archimede raggiunge l'apice della sintesi.
La Repubblica,res pubblica,per quanto anch'essa si occupi del bene comune della società prevede che solo le famiglie Romane abbiano diritto ad essere rappresentate:cioè la rappresentatività appartiene ad una parte del popolo con l'esclusione delle donne.
La Repubblica ha di per sè un principio pregiudiziale limitante,l'esercizio della Democrazia,ovvero le scelte della popolazione intera non sono una base per la Repubblica.
La Repubblica è rappresentata solo con i criteri della ricchezza,dove non è rilevante il numero ma la quantità di ricchezza,quindi di potere che è concentrato nelle mani di qualche famiglia romana.
La Repubblica si fonda sul riconoscimento dello Stato sociale,della ricchezza della famiglia in primo luogo,non della rappresentatività di un gruppo sociale omogeneo di Roma;come sarebbero le famiglie di agricoltori,o proprietari agricoli.
La Repubblica è il governo di una Elite estesa, che elegge i propri capi,alla quale spetta il compito di governare con le leggi ;le diverse classi sociali,di artigiani e commercianti.
I limiti imposti alle classi sociali meno abbienti sono forti,non esiste alcuna rappresentatività,esiste solo il principio d'autorità derivato dalla quantità di ricchezza.
L'ordinamento giuridico è il nuovo e fondamentale strumento con il quale esercitare l'autorità della ricchezza.
Il meccanismo funziona finchè esiste espansione dei territori,dopo il meccanismo diventa una trappola dentro la quale si rimane vincolati fino alla perdita dei valori stessi.
Quindi, se dovessi fare una sintesi, posso dire che il meccanismo della rappresentatività diretta è oggettivo,senza pregiudizi,senza esclusioni,costituisce il motore dello sviluppo sociale e simultaneamente della Democrazia ,se vi è un ritorno della conoscenza da eletti ad elettori.e viceversa.
Oggi in Italia assistiamo solo a delle cronache politiche banali,quindi non vi è un ritorno,il circolo virtuale e virtuoso non funziona correttamnete.
In secondo luogo nella Costituzione Italiana dovrebbe essere garantita in linea di principio,non per solidarietà quindi,e neppure per dignità,entrambi i termini hanno valore morale,che le leggi di principio per la Specie Umana stanno al di sopra dei singoli cittadini/e.
I cittadini/e sono tenuti a rispettare le leggi di principio della Democrazia al di sopra di tutti a tutela di tutti.
Questo è un principio oggettivamente non pregiudiziale,che lascia il massimo di libertà alla singola persona
così come chiede il massimo di attenzione.
Il principio della libertà della singola persona,senza distinzione di sesso,cultura,religione e condizione sociale, impegna a rispettate il primo vincolo della Specie umana su questo Pianeta,non togliere,non aggiungere, o non trasformare nulla del sistema natura che  non si  possa ripristinare.
Penso che oggi per ottenere una proporzionalità oggettiva tra elettori ed eletti le organizzazioni politiche ideologiche,tra le quali anche quelle religiose,si debbano interrogare sul valore della scienza senza falsi strumentalismi,assistiamo ad un livello della corruzione troppo esteso per pensare che sia un difetto estemporaneo,sono convinto che sia proprio nell'assenza di regole del Sistema politico equiparato all'antica Roma.
Ad esempio un gruppo di qualche persona si alza la mattina e decide di presentarsi come organizzazione politica di livello nazionale,oppure pensano di cambiare idea,rispetto al mandato e fondare un partito senza conferma e verifica della legge elettorale.
Se non è delirio d'onnipotenza questo cos'altro può essere,malatia degenerativa di stupidità delle regole politiche,che genera sciocchi.
Mi chiedo se la cultura sia cosi asfittica da non rendersi conto che sono esistiti Galilei;Newton,basterebbero per interrogarsi sul valore delle leggi planetarie.
Anche se i referenduma abrogativi hanno avuto una funzione propulsiva,oggi sarebbero necessari quelli propositivi in linea di principio,essendo la Democrazia un sistema razionale oggettivo,senza alcuna pregiudiziale,le proposte di principio potrebbero essere referendarie.
Faccio un esempio:il matrimonio di una coppia deve essere definito e stipilato con l'ausilio di un giudice,sia di Pace,o con altri compiti;il rapporto di una coppia è sempre in linea di principio un fatto di equilibrio tra donna ed uomo, pertanto non politico,ma improntato alla razionalità del dialogo ed al rispetto dei singoli.
Le osservazioni sono per ora una base iniziale per ridefinire un rapporto dialettico tra Democrazia e scienza,che ancora deve essere sviluppato nella sua interazione.



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