LA DIFESA DELL'ITALIA DA INVASIONI ILLECITE E NON. SALVINI HA VINTO.

Bo. 14.6.19
                                      L'arrivo a goccia.

LA DIFESA DELL'ITALIA DA INVASIONI ILLECITE E NON.  SALVINI HA VINTO.

Nessun altro poteva ricevere il consenso, perchè gli italiani/e sentono il pericolo della disgregazione sociale, sotto pressioni esterne illecite, e convogliate anche coscientemente dall'esterno all'Europa.
L'Europa nei secoli precedenti si è dedicata alla conquista del mondo con le tecniche innovative sviluppate,ora viene ribaltata la situazione; si rischia che l'Europa sia presa di mira come miraggio o fascino della ricchezza prodotta.
Ora sappiamo quanto ci sia costato, 2 guerre mondiali e le invasioni illecite non lasciano presagire nulla di buono se rimane inalterato il sistema sociale, cioè lo Stato clericale italiano non premia la libertà, ma neppure l'opposizione alle sue regole.
Che la situazione sia diventata degenerativa lo si vede dallo stillicidio dei reati contro le persone italiane più deboli, donne e vecchi.
Rimane sicura l'idea che la repressione non sia sufficiente, come i falsi divieti allo sbarco, quando la direttiva ONU, illecita dichiara che tutti devono essere ospitati, cosa impossibile n uno spazio limitato come l'Europa.
Quindi gli Europei  si foderano gli occhi con fette di prosciutto, ovvero banconote, per non vedere la realtà.
Nessun Europeo può riaffermare la superiorità della nostra cultura,diffusa nel mondo ed espropriata  alla radice ed innestata altrove, come si vede l'ultima espansione, la Cina e l'India, circa 3 miliardi di persone.
L'Europa è nana  se non digerisce le falsità logiche,come le ideologie, di qualunque natura, e le espelle.....
La scelta è chiara o si falsifica e si perde o si affrontano i limiti nostri ed allora siamo davvero superiori per esperienza razionale e condizioni, e questo è quanto basta a risolvere molti problemi.....
Il PD rimane un partito farsa della democrazia e libertà, come FI e gli altri gruppi ideologici, perchè non sono formulati i principi dialettici della Democrazia tra rendita e lavoro come dialettica sociale normale o naturale che deve essere rappresentata, secondo due criteri, conservatori e lavoratori, in doppia funzione, sociale naturale.
La democrazia privilegia la conservazione della natura come condizione di sviluppo della società con il lavoro.

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