DEMOCRAZIA = LEGGE, ORDINE, LIBERTA'.

Bo. 21.2.2019
                              Democrazia  = Legge, Ordine, Libertà.

Il concetto di Democrazia, fin dall'antica Grecia risulta la più equilibrata forma di distribuzione della ricchezza naturale, organizzata con la preclusione dei non possidenti.
Così è stato e così è oggi.
La cosa che manca sono le Leggi eguali per tutti,che corrisponde alle Leggi della natura stessa nelle sue proporzioni e diversità.
La Democrazia è un sistema basato sulle funzioni, Legge, Amministrativa, e Giudiziaria, ma se le Leggi non sono definite eguali per tutti, nella loro ordine proporzionale, abbiamo la corruzione legale  e non che imperversa.
Anche chi si crede esente dal pericolo vive in modo antidemocratico, come il PD, che fonda la realtà solo sul proprio modo interno, privo di sostanza politica, essendo la Costituzione Italiana stessa fondata sul principio di contraddizione, per il quale vale una cosa come un'altra dipende solo da chi la possiede, quindi al di sopra della Legge.
Le contraddizioni sembrano insuperabili per i credenti nel "potere" assoluto, elettivo o per ricchezza.
La gerarchia piramidale funziona solo se le funzioni sottostanti non falsificano le realtà circostanti.
La continua conflittualità dei governi M5S - Lega, è fondata sul dare avere, come ricatto reciproco, vedi la vicenda della nave Diciotti, ma Berlusconi getta acqua sul fuoco e non svela l'arcano unico modo per andare alle elezioni anticipate, bloccando quota 100 e reddito di cittadinanza, privilegi e truffe, per entrambi i provvedimenti d'urgenza o decreto legge.
Che il PD annaspa nelle sue contraddizioni confuse e maldestre, quanto incapaci di proposte di risanamento del Paese Italia,che nella sua forma integralista di questo governo è opposta  all'Europa e orientata verso gli Emirati,come sistema di governo.
Le elezioni diventano una farsa grottesca di pochi gerarchi incoerenti nelle proposte, salvo l'eccezione   coerente, che giustifica il tradimento verso tutto il resto.
Berlusconi sembra inossidabile come il suo controllo sul mercato dell'informazione diviso con il clero, due monopoli culturali, il cui unico obiettivo è la manipolazione delle percezioni e della cultura delle persone, uomini e donne d'Italia a danno di noi stessi.

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