LAVORO = LIBERTà RAZIONALE / POTERE = LIBERO ARBITRIO IRRAZIONALE.

Bo. 2. 5. 15

LAVORO = LIBERTà RAZIONALE / POTERE =LIBERO ARBITRIO IRRAZIONALE.

Nel rapporto tra Lavoro e Potere  esistono delle lacune vistose.
Il Lavoro come razionalità limitata, eguale per tutti nei suoi principi, e diversificato nelle tecniche, si pone come insieme di regole al di sopra di tutti, che tutti sono tenuti a rispettare se si vuol ottenere un risultato reale e coerente, diversamente  il risultato non esiste, o non si raggiunge alcun risultato.
Il Potere usa i risultati senza considerare le regole come vincolo indispensabile che deve essere rispettato come pure l'organizzazione dei lavori il cui algoritmo è altrettanto vincolante ed indispensabile.

Il Potere in senso assoluto, come incosciente dei limiti reali della situazione che lo circonda, e dei limiti delle capacità tecniche, ha come tecnica principale la falsificazione dei fatti, in quanto privo della conoscenza reale.
Il Lavoro nella sua estensione e profondità; dalle mansioni alle funzioni complesse, è soggetto a regole o Leggi imprescindibili per ottenere il risultato perseguito, sia nei minimi che nei massimi dell'insieme delle operazioni necessarie.
Il Potere una volta definito semplicisticamente un ordine o assioma imperativo è incompetente delle funzioni subalterne, ed il Potere vive solo degli ordini ed assiomi del passato, quindi rigorosamente ristretti e statici nella formulazione.
Il Paradigma sociale può essere definito in questo modo:
Lavoro = Democrazia.......    Potere  = Repubblica.
Entrambi hanno funzione assoluta e relativa.
Il Lavoro ha regole o Leggi  assolute, senza le quali non si perviene ad alcun risultato e solo se viene scomposto in funzioni  limitate, non divisibili.
Il Potere ha assiomi assoluti, come la sopravvivenza per la comunità o al limite per la specie umana, la sopravvivenza di piante ed animali come condizione necessaria e sufficiente.
La Democrazia ha principi di Legge eguali per tutti, come il lavoro;
La Repubblica ha un assioma gerarchico dell'autorità assoluta se e solo se è razionale, quindi fondata sul lavoro razionale relativo.
Se non esistono queste condizioni vuol dire che la scienza Fisica, nei suoi limiti è incoerente e contraddittoria nel suo Modello esplicativo.
Il Principio di realtà Fisica Naturale è che la specie umana vive in uno stato dell'atmosfera limitato, che ha come condizione necessaria e sufficiente l'acqua ed il cibo vegetale ed animale nei limiti della loro riproducibilità.
La specie umana può avere numero massimo dentro il pianeta, nell'atmosfera, ed inutili e dannose sono le velleità di una espansione infinita o di un progresso senza limite della specie.
Così come chiudere la scienza dentro un Modello statico e mono-centrico definito Standard, una aberrazione scientifica del termine prevalsa dalla cultura religiosa Europea che si vuol impossessare del sapere per uso improprio di manipolazione degli abitanti.
La cultura religiosa diventa fagocitante del sapere scientifico, per annullarlo nella sua completezza sistemica, riducendolo e semplificandolo a Modello semplificato per mezzo della divisione o dissociazione della realtà   nelle sue componenti assolute ed indissociabili.

L'operazione culturale è distruttiva della realtà e utile per la creazione di immagini illusorie devianti, come lo sono tutte le ideologie, avverse alle Leggi naturali e tecniche della natura come del lavoro razionale; usate per una ambizione smodata di supremazia della specie umana, o al limite di una sola classe sociale o gruppo; fino all'onnipotenza con una falsa illusione, che persegue incoscientemente l'autodistruzione della specie stessa o  l'annichilimento delle sue funzioni.
Ora e sempre ...X ma ...Legio   Italiana  Democratica   d'Europa.

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