Renzi- Berlusconi: il dominio clericale e la Libertà.

Bo.   16. 11. 14
Renzi e Berlusconi: il dominio clericale e la Libertà.

Renzi, per dirla con una metafora, è il sogno realizzato, o quasi, di Berlusconi, la rottamazione del PCI, ora al 50 % PD.
Dopo 20 anni di colpi sferrati alla Democrazia, Berlusconi, nel suo tentativo di liberarsi degli oppositori ideologici senza riuscirvi; si trova di fronte all'ultimo arrivato del gruppo di Andreotti, che con una parola lo ha liberato dei suoi poco avversari, rottamandoli.
Ma per fare questo, cosa legittima, data l'insipienza e l'incapacità di lavorare politicamente,di D'Alema, Veltroni e Bersani,  vediamo che hanno deciso con un piccolo Colpo di Stato di liberarsi pure della Democrazia Italiana, con il patto del Nazareno.
La cancellazione del Senato, come organo elettivo diretto ed indipendente, è il colpo di Stato; con la scusa che diventa burocratico il procedimento democratico di vagliare le proposte politiche dell'esecutivo del potere, definite con decreti Legge, o d'urgenza, dalla Camera.
 Il Consiglio dei Ministri, con la Camera sono l'organo sia Esecutivo che Legislativo, controllato dell'esecutivo , con il premio di maggioranza, di origine fascista.
Renzi, ride sempre, sembra l'ottimismo in persona; ma per ridere non deve frequentare i posti danneggiati dal maltempo dove gli incontri sono quelli con i disastri, evitando le fabbriche soggette alla crisi, le situazioni  difficili come le mafie e gli immigrati clandestini o invasori, in senso letterale perchè illegittimi.
Renzi è si il sogno di Berlusconi, ma stà diventando l'incubo degli italiani per inettitudine a fronteggiare i problemi del paese rifuggendo dalle responsabilità anche gravi.
Comunque Renzi è il prodotto di quel connubio perverso delle due ideologie, comunista e clericale che hanno dominato l'Italia per 60 anni e la dominano anche ora, perchè Grillo fa solo la metaforica opposizione dell'ideologia, in modo clericale, cioè solo personalistica e non per le Leggi Democratiche.
 Poco consapevoli del fatto che l'Italia diventa sempre meno governabile, perchè di fatto la politica della stabilità economica diventa un dogma ideologico senza passato e senza futuro; in effetti la stabilità non esiste, perchè non esisteranno mai gli strumenti politici e tecnici per fermare una realtà che è sempre in trasformazione.
Il Principio della stabilità è inesistente, anche se, chi lo afferma, pensa al solo mantenimento della sua ricchezza come fattore stabile ed in crescita, come lo è Berlusconi.
Siccome il popolo italiano è stato educato a credere per oltre 40 anni, le generazioni fino a 55 e 60 anni sono  condizionate mentalmente a credere ai dirigenti per buona fede, salvo scoprire dopo i danni, quando, come ora stiamo affondando nei disastri naturali.
Il riflesso condizionato della divinizzazione di un popolo, per mezzo dei sacramenti dati ai bambini dovrebbe essere proibito per plagio e manipolazione, fino all'età di 18 anni.
Ma il reato di plagio e manipolazione è stato cancellato perchè definito ambiguo dal clericalismo, senza contrasti con i comunisti di allora.
Adesso, pare che, i laici comunisti di un tempo siano pentiti e convertiti al moderatismo, termine in voga dopo la caduta della DC per i loro principi di corruzione, che divisa in correnti e sotto forma di moderati si sono reintegrati in tutte le formazioni politiche realizzando il sogno totalitario della religione Cristiana dopo oltre 1300 anni il dominio quasi assoluto sull'Italia, e con esso la diffusione della corruzione come effetto collaterale diretto.
Il paradosso storico è che la realizzazione del dominio clericale-cristiano sull'Italia avviene con il pretesto, legittimo, dell'antagonismo all'ideologia comunista, ruolo ottenuto esautorando la nobiltà con il referendum Costituzionale, dove la Curia vescovile di Roma opera per cacciare la nobiltà dal potere, organizzando il voto contro la monarchia, consapevole che otterrà il mandato del potere dagli alleati.
Rimane il fatto che il mandato degli Alleati vincitori della Guerra viene tradito con la definizione di una Costituzione Dogmatica, astratta nei suoi principi di metodo per la libertà e per il lavoro sociale.
Renzi è la deriva  del dogmatismo Costituzionale, della Libertà, della dialettica chiara e diretta dei fatti, con gli sproloqui auto-referenti che fuggono dalla realtà, manifesta l'incapacità di metodo e fine della sua politica, dove la parola crescita in economia è priva di senso e nella società può significare tutto ed il contrario di tutto = niente.
Tutto e niente per il fine della stabilità, non economica, ma politica dei clericali al potere e con essi  il monopolio economico come dittatura dei mercati, sia di  Berlusconi che  di Agnelli, i quali rappresentano il potere dei clericali nel mondo e gli altri industriali sono poco o niente per i fini dello Stato religioso del Vaticano che usa l'Italia per scopi illegittimi ed assurdi, come la propaganda della religione Cristiana.
Ad ora non esiste, in Italia, una area democratica, anche se vi sono mercati che lo rendono possibile se i maggiori industriali si distaccano dal clericalismo come forma politica, suddivisa in destra, centro e sinistra, termini generici e privi di senso, perché incoerenti con le necessità della società italiana.
Ora e sempre.-X--Legio--Italiana --Democratica--d'Europa-

Commenti

Post popolari in questo blog

Gli Art. 35, 36, 37, 38 della Costituzione.

Gli Art. 14, 15, 16, 17, 18, 19, della Costituzione.

PARTITO DEMOCRATICO: RENZI IL VENDICATORE.