Il 68 ed i gerarchi.

BO. 16.10.13
Il 68 ed i gerarchi.

In Italia nel 68 vi è stato il trionfo delle ideologie,sia di sinistra che del cattolicesimo,sia di sinistra che di destra,come Comunione e Liberazione.
Posta la condizione del senso  e del valore che viene attribuito,in politica alla parola destra e sinistra,di esse si può dire ciò che più è opposto a loro;per la sinistra ,l'opposto è la democrazia,per la destra l'opposto è la Libertà.
Quindi; gli avversari politici del pragmatismo politico e manicheo sono la Libertà e la Democrazia,che vengono rappresentati ,in Italia,dal moderatismo ,ovvero dai moderati,che altro non sono che clericali e conservatori delle rendite,insieme allo Stato assoluto della Chiesa Romana del Vaticano.
La  capacità di agire irrazionalmente da parte dei moderati è proverbiale in quanto si fanno sempre sopraffare dalla paura di fronte ad avvenimenti gravi ed inaspettati,per poi dimostrarsi pentiti ed offrire aiuto,quando non serve più.
L'irrazionalismo moderato è quello che ha consentito di sgretolare il sistema politico delle ideologie,per quanto riduttivo e dogmatico era pur sempre Democratico nel criterio dell'elezione diretta e libera del deputato,che oggi con il porcellum non esiste più,esiste il Sistema politico Gerarchico,voluto da Berlusconi e sostenuto dai moderati,accettato passivamente ed anche con condiscendenza dal PD,osannato da Grillo che si è fatto un movimento personale,aiutato dai media.
Il 68 è svanito ed integrato in quella gerarchia di valori per i quali non contano le contraddizioni della realtà ed i problemi,ma l'unica soluzione possibile fornita dalla linea dell'organizzazione,come presenza onniscente dei capi.
La soluzione esiste ed è una sola,per la gerarchia,essa è la linea di comportamento e le regole definite dal sistema dei capi della grarchia,e non ha importanza se la realtà indica cose diverse,ed anche le possibilità.
Destra e sinistra sono espressioni proprie della gerarchia nella definizione della realtà sociale e politica.
Coloro che sono rimasti nella politica dal 68,volenti o no sono diventati dei gerarchi,irrazionali e arroganti,per i quali non esiste nulla oltre ciò che hanno fatto loro,ovvero non esiste alcuna possibilità oltre la loro.
Così è per la destra come per la sinistra,ovvio quindi che alla fine siano finite insieme se non esiste più la rappresentazione degli interessi reali nel Sistema Politico,voluto da Berlusconi,che consente ad un Grillo urlante di fare la figura del Democratico,quando non lo è nel modo più assoluto.
I gerarchi del 68 sono gli artefici di una disfatta della Democrazia per motivi di interesse economico,e ciò dipende dalla cultura autoritaristica e sopra tutto dogmatica del cattolicesimo italiano,presuntuoso idealisticamente e filosoficamente nell'interpretare il primato della specie umana su questo pianeta.
Il primato della specie umana è nella sua razionalità coerente definita dai numeri e dalle operazioni che ci distinguono dalle altre specie animali come esseri consapevoli di noi stessi solo in parte,perchè l'altra parte è negata dalla cultura scientifica come inesistente sulla base di una formula dogmatica dell'energia data da Einstein e copiata a sua volta da un ingegnere italiano.
Assurdo ma reale il gerarchismo affonda le sue radici nell'irrazionalità del suo insieme,del suo essere incoerente rispetto alle possibilità sempre molteplici e mai singole della natura,la gerarchia è la limitazione irrazionale delle possibilità di esprimenre e conoscere sé stessi e la natura nel suo insieme fondamentale che non è il modello standard attuale.
Ora e sempre . - X Legio - Italica.

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