Governo e banche in Italia.

Bo.5.6.13



Governo e Banche in Italia.

L'agenzia di Rating Standard-Poor's fa una valutazione di una eccezionale gravità nella quale afferma che le banche hanno tolto il credito alle aziende italiane per 44 miliardi di Euro.
Se ciò fosse vero.esiste una sola autorità in grado di permettere che ciò avvenga all'insaputa dei cittadini ed imprese: è il governo Italiano,nella fattispecie Monti il burattino di Berlusconi.
Nel 2012 le imprese italiane,tutte tranne due o tre,Mediaset,Fiat,Telecom,Enel;hanno risentito della mancanza di credito,bloccando lo sviluppo e la normale amministrazione.
Esiste una sola volontà politica in grado di effettuare il coordinamento di questa  scelta infame,priva di razionalità per il paese Italia,ed è la politica di governo la quale oltrepassando i confini del lecito della libertà di impresa ne ha limitato drasticamente le risorse per motivi inspiegabili per ora.
La scelta politica ha avviato un meccanismo di controllo del mercato quasi assoluto,da parte non tanto delle banche ma di coloro che ne sono i proprietari o ne possiedono il controllo.
Difficile sapere per quale motivo ora,la conseguenza è ovvia una drastica riduzione dei consumi nel paese.
Solo 1/3 della società non è stato intaccato nel suo tenore economico,ma attorno ad essa si è creato un profondo fossato.
La società italiana diventa sproporzionata ogni giorno che passa,pochissimi continuano ad arricchirsi mentre la maggioranza dei cittadini vede aumentare la propria povertà,sia nel numero che nella proporzione.
La crisi del sistema politico è chiara non solo per la pregiudiziale posizione che ha assunto,per mezzo dei decreti legge truffa,ma per la volontà politica di un monopolio economico dell'informazione,trasformato in organizzazione informativa della politica da Berlusconi per ottenere il controllo quasi totale.
La cosa è riuscita perchè l'opposizione ne ha fatto oggetto di scambio e non di principio Democratico.
Ripristinare i meccanismi democratici di mercato diventa prioritario per lo sviluppo,ma allora non si può condividere le scelte dell'attuale Governo di finta maggioranza,incapace di andare oltre le estreme conseguenze,con provvedimenti palliativi,quasi inefficaci con l'illusione del futuro senza rotture.
Grillo pensa che le sue proposte siano necessarie al di sopra di tutti e tutte le altre,ma l'unica cosa che serve è una riforma elettorale che riduca il Numero dei politici,e delle istituzioni (Provincie),in Parlamento e nel paese,il ripristino di leggi rigorose per i falsi di bilancio delle aziende;come l'applicazioni delle leggi del lavoro alla politica;ma sopratutto è necessario liberare il Paese Italia dal meccanismo del prelievo fiscale sul lavoro e sull'impresa,gestito dall'Inps,fatto da Mussolini nel 1934 e rimasto invariato nei suoi criteri.
Pertanto si può affermare che in Italia, ad ora, non esiste formazione politica che si possa affermare come Democratica o Repubblicana,nella realtà dei fatti sono tutte assoggetate a criteri autoritari e vessatori della libera impresa e dei lavoratori,pertanto l'Italia è un paese arretrato ed incapace con le attuali formazioni politiche.
Così come è sorto il movimento 5S ne possono sorgere altri,penso che i cittadini/e italiani/e sappiano reinventare la Politica se lo vogliono.

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